Appello dall’Uvisp
 
  BASTIA UMBRA – Solo un confronto, franco e sincero, può realizzare e consolidare una proficua convivenza civile. Rispettarsi, aiutarsi e crescere insieme. Si ispira proprio a questi valori l’impegno quotidiano dell’Uvisp (Unione volontariato internazionale per lo sviluppo e la pace) che ha la sua sede nella zona industriale ovest di Bastia Umbra. Fondata più di 20 anni fa da padre Giorgio Roussos, l’associazione realizza progetti di sviluppo nei Paesi poveri, ma rappresenta anche un autentico punto di riferimento per tanti extracomunitari che vivono sul territorio. Non si guarda alla razza o alla religione. A queste persone – che hanno una loro dignità – si cerca di offrire sostegno ed assistenza. Oltre 1.500 coloro che nel 2005 si sono rivolti allo sportello polivalente per gli immigrati dell’Uvisp, aperto dal lunedì al venerdì. In giorni prestabiliti vengono distribuiti anche vestiti, mobili usati e generi alimentari. Un servizio unanimamente apprezzato dalle istituzioni locali e naturalmente dagli stessi extracomunitari che chiedono aiuto a p. Giorgio Roussos: un lavoro dignitoso, una casa, del cibo, mobili, vestiario o più semplicemente delle informazioni. Le porte dell’Uvisp sono aperte a chi è nel bisogno. Anche questo è un piccolo segno di speranza, soprattutto in questo momento in cui nel mondo sembra dilagare soltanto il fanatismo, l’estremismo, il terrorismo. Gli extracomunitari che vengono all’Uvisp – musulmani, ebrei, induisti, ortodossi e seguaci di altre religioni – invocano a gran voce solo pace, giustizia sociale, rispetto reciproco, dialogo, comprensione. Allo stesso tempo condannano fermamente qualsiasi forma di violenza, gli attentati, le stragi. “Questi fatti – affermano in coro – ci rattristano molto. Occorre educare le persone al rispetto reciproco anche nella diversità religiosa. Religioni, simboli religiosi e persone hanno diritto al rispetto”. Dall’Uvisp parte insomma un messaggio di pace rivolto a tutti: solo l’amore verso l’altro e la comprensione reciproca sconfiggono la violenza e il fanatismo. Rispetto per tutte le fedi e le loro manifestazioni pubbliche, rispetto per le sensibilità personali e collettive dei credenti, rispetto per ciò che costituisce patrimonio sacro e inviolabile. 
Roldano Boccali

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