Terremoto nella giunta Lungarotti a pochi mesi dalle elezioni: la riconferma del primo cittadino ora si complica
Le motivazioni date in una conferenza: “Non esistono più le condizioni per collaborare”
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA La domanda cui tutti vorrebbero risposta – sarà lui il candidato del centrodestra unito? – è quella con la replica più diplomatica: “Si partirà – spiega Francesco Fratellini, da ieri dimissionario vicesindaco nella giunta di Paola Lungarotti – dal confronto come Bastia Popolare, con l’Intergruppo e Umbria Civica che attualmente siedono in consiglio comunale. Il nuovo progetto è aperto al centrodestra, sperando si ritrovi lo spirito e la coesione che ha portato alla vittoria nel 2009, nel 2014 e infine nel 2019. Poi se non vorranno ne prenderemo atto, e come noi non vogliamo condizionare le loro scelte, loro non lo faranno con le nostre”. Per il resto la conferenza stampa con cui il vicesindaco (lo è stato anche di Stefano Ansideri), ha motivato le sue dimissioni ha lasciato poco spazio alla diplomazia: premesso che non esistono antipatie personali e che anzi si può governare anche con chi ci è antipatico, Fratellini – insieme a Emidio Sulpizi (coordinatore locale di Forza Italia) e Gianluca Ridolfi (Bastia Popolare); le due forze per il momento appoggeranno la giunta esternamente valutando caso per caso – ha spiegato che “non esistono più le condizioni per un fattivo rapporto di collaborazione e condivisione su molte scelte. Il sindaco si è interfacciato sempre più con i tecnici e sempre meno con la politica, e l’amministrazione è diventata autoreferenziale e auto-assolutoria affrontando problemi causati da altri o dal destino cinico e baro”. Non che Fratellini sia mai stato uno che non le ha mandate a dire: dalle spese natalizie che potevano essere più contenute, ai ristori per gli alluvionati di giugno che avrebbero dovuto essere più celeri, fino a quelli per i commercianti di piazza Mazzini e Cavour e via Roma che avrebbero dovuto essere pensati prima, da tempo pungolava la sindaca, la quale si è presa qualche ora di tempo per rispondere alle accuse dell’ex vice. Lungarotti, che avrebbe dovuto essere il nome su cui tutto il centrodestra si sarebbe dovuto unire ma la cui riconferma ora si complica, non è riuscita ad avvicinare la Lega, con cui ha flirtato per mesi senza mai arrivare a un ingresso ufficiale in giunta; nel frattempo il Carroccio aveva perso le consigliere Jessica Migliorati e Catia Degli Esposti (tuttora consigliere nel Misto e oggi esponenti di Civica per Bastia, costola
locale di Umbria Civica). A dare il fuoco alle polveri, una riunione di metà gennaio convocata da Forza Italia: assente non invitata la lista Lungarotti sindaco, la cui nota veemente per ricandidare la sindaca aveva portato allo smarcamento della Lega, di FI e Bastia Popolare, che avevano chiesto un nome alternativo “sia per ricostituire la coesione sia per dare a Bastia un’amministrazione comunale solida, competente e capace”.
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