Bastia, per i residenti della zona la strada insicura e ingolfata dal traffico
Confcommercio: “la pista ciclabile irrealizzabile”
LISA MALFATTO
BASTIA UMBRA – Una situazione irritante per i residenti della zona di via Veneto di Bastia Umbra, una delle strade cittadine più ingolfate dal traffico e meno sicure per i passanti, che spesso si trovano ad affrontare rischi per percorrerla.
L’arteria rappresenta un punto cruciale per la viabilità, visto che su di essa confluisce il traffico veicolare più consistente dell’intero territorio comunale. Ossia quello che proviene da via Firenze, da via Torgianese e da via IV Novembre: tre dei quattro ingressi al centro storico.
Anche nei giorni più “tranquilli” dal punto di vista del traffico, in quest’area viene a crearsi un vero e proprio imbuto, ancor più intasato dall’impossibilità di mantenere le due corsie di scorrimento a causa del parcheggio lungo il lato sinistro della carreggiata. Senza parlare delle irregolari soste a spina di pesce o spesso in doppia fila.
Di questa situazione gli abitanti si dicono esasperati. E non sono rare le proteste nei confronti di chi è preposto allo studio delle strategie del traffico.
“Stavamo lavorando – ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici, Moreno Marchi – intorno all’idea di creare una pista ciclabile che, partendo da via IV Novembre, si innesti su via Veneto, percorrendola per intero. Restituire uno spazio per ciclisti è diventato ormai un obbligo. Per fare questo – continua l’assessore Marchi – sarà necessario togliere i posti auto attualmente esistenti e ridare credibilità e respiro alle due corsie a senso unico. La piena efficienza di quest’utlime potrà risolvere il problema alla radice”.
Un’idea che dovrà prendere consistenza ma che già riceve la bocciatura. Quella del presidente della locale Confcommercio, Marco Caccinelli. “La strada in questione possiede una serie di problemi – risponde Caccinelli – ad iniziare dai marciapiedi che sono piuttosto inefficaci. Sulla parte sinistra, poi, gli stessi marciapiedi sono inutilizzabili per un’ipotetica pista ciclabile. Intendo evidenziare anche la presenza di numerose barriere architettoniche che, oltre ad impedire la fruibilità ai diversamente abili ed a famiglie che passeggiano con le carrozzine, crea problemi a tutti gli altri passanti.” Il presidente della Confcommercio di Bastia dimostra con i numeri l’inesistenza dei presupposti per la creazione di piste ciclabili: “all’inizio vi è un marciapiede di circa 40cm, – dice – che nel proseguire si abbassa ma acquisisce una larghezza di soli 50 cm; dopodichè ha inizio il porticato.Per non parlare del percorso dagli spazi piuttosto irregolari seguito dal marciapiede sulla parte destra. La mia ricetta – conclude Marco Caccinelli – è quella di alleggerire il traffico creando percorsi alternativi, assai prima di impegnare via Veneto”.
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