delfoberrettiIL CASO Revocato il sequestro preventivo. Era stato definito una vera “piazza virtuale di spaccio”

BASTIA UMBRA L’incubo è finito. Almeno per due dei quattro soci del noto bar di Bastia Umbra. A cui erano stati posti i sigilli, alla fine del maggio scorso, a seguito dell’indagine degli uomini dell’anticrimine del commissariato di Assisi (guidati dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca). Che aveva inchiodato due titolari per “spaccio e consumo di cocaina all’interno del locale”. Ieri mattina, infatti, la lunga battaglia del difensore degli altri due soci (precisamente l’avvocato Delfo Berretti) ha finalmente dato i suoi frutti. Visto che la procura ha revocato il sequestro preventivo, dando così la possibilità ai commercianti di riprendere immediatamente la propria attività. “Loro hanno dimostrato di non avere avuto nulla a che fare con le ipotizzate condotte illecite, così come i dipendenti dei locali adibiti al servizio”, aveva più volte rimarcato lo stesso legale. Come si ricorderà gli investigatori avevano scoperto che diversi giovani assuntori abituali di sostanze stupefacenti, si ritrovavano spesso nel bar. Che dal mese di dicembre scorso era tenuto costantemente “sotto osservazione”. Fino a quando non si è passati all’azione. La droga richiesta dagli avventori era sempre in qualche modo disponibile. Quindi, tra un drink sorseggiato si sniffava pure la cocaina.E non a caso i poliziotti parlarono di vera e propria “piazza virtuale dello spaccio”. Restano sotto inchiesta, invece, le altre due persone coinvolte. Una di 33 anni e l’altra di 32, che subito dopo il blitz finirono ai domiciliari.

 

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