COMUNICATO STAMPA
Il Consiglio comunale, giovedì 28 aprile 2011, ha approvato una variazione al bilancio preventivo 2011 per mettere a disposizione della gestione del Pip (Piano di investimenti produttivi) relativo all’area industriale del capoluogo la somma necessaria a pagare il lotto, per il quale l’Amministrazione comunale disporrà la revoca di assegnazione con una penale del 20% sul prezzo versato al Comune dall’assegnatario. Si tratta di un lotto originariamente assegnato ad un’azienda classificatasi al primo posto della graduatoria del bando Pip, grazie all’ottima qualità del progetto che ottenne il maggior punteggio tra tutti i partecipanti, ma che successivamente è stato trasferito ad un terzo mediante la cessione di un ramo di azienda. Operazione, questa, che l’Amministrazione comunale ritiene fittizia, in quanto l’attività dichiarata e ceduta in realtà non è stata mai esercitata. Un ‘escamotage’, dunque, messo in piedi per aggirare il regolamento vigente del Pip, che è stato sottoscritto dagli assegnatari al momento della stipula delle convenzioni.

Questo passaggio in Consiglio comunale con una deliberazione approvata dalla maggioranza, i gruppi di centro-sinistra si sono astenuti, ha dato l’opportunità all’assessore allo Sviluppo economico, Francesco Fratellini di fare il punto sullo stato di attuazione del Pip.
“Ad oggi,  dei 49 assegnatari che hanno ricevuto i 66 lotti divisi in 6 comparti, 30 risultano attivati, due sono stati restituiti volontariamente al Comune che, quanto prima possibile, pubblicherà un nuovo bando per la riassegnazione dei lotti disponibili. Ad uno degli assegnatari – ha ricordato Fratellini – sono stare comminate sanzioni per circa 250mila euro e, ora, si è in attesa del pronunciamento del TAR che, su richiesta del ricorrente, il 20 aprile scorso ha rinviato l’udienza al 18 ottobre 2011 per l’esame dei ricorsi e la relativa sentenza. Un lotto è stato già riassegnato, mentre le rimanenti 14 aziende, che ancora non hanno attivato i lotti, hanno richiesto la stipula di una nuova convenzione. La convenzione – ha rilevato l’assessore – dovrà prevedere tempi certi ed inderogabili per la presentazione dei progetti, la successiva edificazione e l’attivazione dell’impresa. L’interesse dell’Amministrazione, infatti, è stabilire tempi certi e ristretti per il completamento dell’intera area industriale”.

Bastia Umbra, 3 maggio 2011 

Ufficio Stampa del Sindaco

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