BASTIA — Saranno ampliate le zone industriali con una nuova area tra Bastia e Ospedalicchio di oltre 10 ettari. E’ quanto stabilito dal Consiglio comunale mercoledì notte (la seduta è finita alle 2) che ha approvato una variante al Prg. L’assemblea, però, ha radicalmente cambiato la procedura: da misto (pubblico-privato) a pubblico, con l’adozione del Pip (piano d’iniziativa pubblica). Un cambio in corsa che i consiglieri hanno conosciuto solo a seduta aperta, quando il sindaco Bogliari ha annunciato di voler rinunciare alla convenzione con il privato per tornare al Pip che, ha detto, «dà piena garanzia di raggiungere gli obiettivi prefissati». In pratica si è tornati al metodo tradizionale per la realizzazione delle aree produttive: piano urbanistico, acquisto o esproprio del terreno, regole di assegnazione dei lotti e il bando per la selezione delle imprese. La decisione ha colto tutti di sorpresa. Il capogruppo di Rifondazione comunista Luigino Ciotti, non convinto della trasparenza, ha chiesto l’invio degli atti e della verbalizzazione alla Procura della repubblica di Perugia. Sembra che alla base ci sia l’atto d’acquisto del terreno, agricolo compromesso, da parte della società «Progress» in cui si parla dell’intento di comperare l’area come zona industriale. Inoltre, si farebbero espliciti riferimenti a connessioni con l’area di recupero Giontella. Il tutto sostenuto dal parere tecnico di un professionista locale, esperto di urbanistica. L’acquisizione di tali documenti, lunedì scorso, ha messo in fibrillazione burocrati e amministratori che, dopo aver ascoltato consulenti legali, hanno deciso di riformulare la procedura.



m.s.



 



Pubblicato su La Nazione del 7/11/2003

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