Mancini: “Che paura per l’infortunio di Polchi, la vittoria è per lui”

“Ieri siamo andati a trovarlo in ospedale Ridevae scherzava”


Tommaso Ricci


BASTIA UMBRA – Qualcosa è cambiato. Il vento, probabile; la mentalità, sicuro. Bastia oggi e un’ altra cosa rispetto a quello di un anno fa quando Tobia si aggrappava con le unghie alla panchina, quando la “colonia” argentina perdeva pezzi e i Mad contestavano perché la classifica piangeva. I “nuovi” Gnagni, Falcinelli, Moroni e Pizzi non bastano da soli a giustificare la svolta e i 13 punti in classifica qui c’e dell’altro: maggiore consapevolezza nei propri mezzi, meno paura degli altri e un tecnico che ora conosce Bastia come le sue tasche. Altrimenti Daniel Mancini, bomber da tre punti domenica contro la Narnese, non parlerebbe così: “Una grande soddisfazione, una gioia immensa. E’ bellissimo per un attaccante come me segnare sotto i nostri tifosi in una gara sentita come questa – spiega -, ma per noi deve essere la normalità. Siamo una bella squadra ma un po’ strana; non ci poniamo limiti, ma quello che e certo è che possiamo vincere contro chiunque. E poi la Narnese non mi sembra poter competere per il primo posto”. Non fosse stato per l’avversario comunque di rango, per quel gol e per aver vinto nonostante l’uscita di Polchi – infortunato – dal campo, allora sì che nessuno si sarebbe stupito. “Il Bastia punta sempre a vincere, se riusciamo a farlo vuol dire che abbiamo un gruppo importante – continua Mancini -. Zanchi dietro è un fenomeno, il centrocampo si è arricchito di una ‘bella diga’ come Gnagni e, davanti, e uno spettacolo veder giocare il Falcio (Federico Falcinelli, ndr): lo trovi veramente dappertutto, basta che mandi la palla avanti e lui c’è sempre. E poi una mediana con Belkchack, Marchetti, Polchi e Gnagni non ce l’hanno tutti”. Mancini a Bastia ha trovato l’America e un tecnico, Cocciari, che lo valorizza e gli dà fiducia. “Con i vari allenatori ho sempre avuto un buon feeling -sorride -, magari non posso dire lo stesso per quanto riguarda i presidenti.
Diciamo che a Bastia il rapporto è ottimo con tutte le componenti, mister, squadra e società. Sono stato fortunato”. I successi, personali e non, vanno però sempre divisi; è anche da questi particolari che si capisce se un gruppo di ragazzi puo diventare anche una squadra vincente: “Aspettiamo che Valerio (Polchi, ndr) rientri al più presto e poi, al completo, daremo filo da torcere a chiunque. Quell’infortunio proprio non ci voleva, ci siamo spaventati tutti per quella testata impressionante in area contro Zanchi. Ieri sera (domenica sera, ndr) , dopo che Valerio e rientrato dall’ospedale di Perugia dove lo hanno portato per la Tac, siamo andati a trovarlo ad Assisi, squadra e società. E in quel momento ho avuto la conferma che e una roccia, difficile da mettere ko. Sorrideva, faceva battute, vuol dire che stava già molto meglio. La vittoria di ieri (domenica, ndr) e dedicata a lui”. Qualche giorno di riposo, poi anche Polchi dovrà pensare ad un regalino per i compagni. Magari un gol, chissà.

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