Chiusura dell’anno accademico che ha coinvolto quattrocento “allievi”


BASTIA UMBRA – Hanno mostrato con orgoglio quanto appreso nel corso di un anno. Con esibizioni nelle varie attività artistiche e mostrando i lavori prodotti nei laboratori pratici. Una ventina, nel complesso, i corsi e i laboratori nel programma dell’anno accademico 2005-2006 dell’Università Libera del Comune di Bastia Umbra. Un programma, ancora una volta, particolarmente ricco, che ha coinvolto circa quattrocento persone, bastioli e non solo.
Corsi, lezioni, conferenze su svariati temi, laboratori pratici ed artistici, attività motoria, ballo, uscite di studio sul territorio, viaggi. Un’occasione per socializzare e per apprendere, che ha coinvolto non soltanto la terza età, a dimostrazione dell’interesse delle proposte dell’Università Libera.
“La festa di fine anno ha dimostrato anche la qualità didattica dei corsi, come evidenziato dall’assessore alla cultura Giuseppe Belli: “L’Università Libera è ormai da anni una grande risorsa di questa città, in grado di proporre occasioni di aggregazioni e attività formative e culturali di elevata qualità. Attività che l’Amministrazione comunale segue e sostiene con grande attenzione, proprio per l’indiscutibile valenza sociale e culturale assunta”. Soddisfazione per il buon andamento dell’attività è stata espressa anche da Adriana Barucchelli, presidente di Unilib da dieci anni, e da tutti i consiglieri del direttivo. Il programma dei corsi è stato molto ricco ed articolato, riscuotendo unanimi consensi.
Le visite sul territorio umbro, guidate da Giuseppe Bambini, sono state occasioni uniche per conoscere e visitare tesori d’arte cosiddetta minore, dei quali nemmeno si conosce l’esistenza, perché quasi mai visitabili. Piccole cappelle, cicli di affreschi realizzati da antichi artisti locali e legati alla devozione popolare, architetture ignorate: soprattutto sono momenti di grande aggregazione, di scambio tra persone di età e retroterra diverso che poco a poco intrecciano solide amicizie e scambiano informazioni tra universi culturali diversi e fino allora lontani. Tutti i membri del direttivo sono concordi: l’Università Libera è innanzi tutto un posto dove stare bene insieme, conoscere altre persone vincere la solitudine e l’individualismo che pervade il nostro tempo, spegnere la TV e uscire per lavorare a maglia, ricamare, dipingere, fare ginnastica o ballare, queste ultime le attività più frequentate in assoluto. Questo è certamente il segreto di un successo che dura ormai da dodici anni.
Roldano Boccali

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