BASTIA UMBRA – (r.b.) La manifestazione dell’8 marzo, svoltasi ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Bastia Umbra, non costituiva una novità nel programma degli eventi celebrativi promossi dall’amministrazione comunale, ma l’iniziativa organizzata quest’anno per la Festa della Donna – pensata con un taglio prevalentemente ‘culturale’ – aveva un obiettivo speciale: uscire dal cliché del “parlare di cose di donne” e collocarsi a pieno titolo nel dibattito sulle problematiche della città per ribadire quei valori etici e civili del “vivere insieme” nella città e per la città. E’ in quest’ottica e per queste finalità che il sindaco Francesco Lombardi e l’assessore alla cultura Giuseppe Belli hanno chiamato alcuni giovani di Bastia e non solo, italiani e stranieri, uomini e donne, portatori di medesime istanze etiche e civili ancorché elaborate in forme culturali diverse a confrontarsi sul tema “La città che vogliamo”. E’ stata una conversazione sicuramente non formale tra persone che vogliono insieme costruire qualcosa di positivo, che lavorano per uno sviluppo umano e sociale, nel segno di una piena ed effettiva integrazione culturale – di particolare significato – hanno aderito l’associazione Pro Loco di Bastia Umbra, l’Università Libera di Bastia e l’associazione Uvisp (Unione volontariato internazionale per lo sviluppo e la pace).
 

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