L’incidente sarebbe stato provocato dalla collisione ha un furgone e una Peugeot Accertamenti ancora in corso
Le vittime sono il collega del Giornale, Stefano Tini, e un 21enne di Bastia
LUCA FIORUCCI
BASTIA – Un urto, poi l’inferno. Cause e dinamiche dell’incidente che si è verificato ieri notte lungo la Centrale Umbra, all’altezza dell’uscita per Torgiano, devono essere ancora accertate con esattezza. Ma c’è un’ipotesi che sembra prevalere sulle altre e che potrà trovare conferma negli accertamenti tecnici. Una tremenda carambola, innestata da un primo contatto tra due dei quattro mezzi coinvolti (un furgone e una Peugeot), poi l’arrivo delle altre due vetture che hanno centrato il camioncino (come riportato ieri dal giornale). Le due vittime erano a bordo di questi ultimi veicoli. Sono Stefano Tini, 50 anni, di Foligno, grafico del Giornale dell’Umbria, e Mirco Capitanucci, 21 anni di Bastia, falegname nel laboratorio di famiglia. Stando ai primi rilievi e alle testimonianze di chi ha assistito all’incidente, come detto, il furgone e la Peugeot si sono urtati. Per quali ragioni non è ancora chiaro. Forse una distrazione, forse uno dei due conducenti ha perso il controllo del mezzo a causa dell’aslfalto umido. Di certo c’è il violento contatto. La vettura ha proseguito la sua corsa sulla destra della carreggiata, fermando la sua corsa contro il guardrail che circonda l’uscita. Il camioncino invece è finito nella corsia di sorpasso. Ha urtato violentemente il muretto spartitraffico e poi si è ribaltato.
La Fiat Stilo, guidata da Stefano Tini, ha quindi centrato il furgone, un ostacolo praticamente “inerme” al centro della carreggiata. Un ostacolo imprevedibile e improvviso. Praticamente impossibile evitarlo. Pochi attimi ed è sopraggiunta la Mazda guidata da Mirko Capitanucci. Anche in questo caso l’urto è stato inevitabile. La vettura è finita sotto al furgone, incastrandosi letteralmente sotto la carcassa del mezzo. Poi le fiamme che hanno avvolto la vettura e il furgone e che non hanno dato scampo al giovane di Bastia. Stefano Tini, invece, è deceduto sul colpo a causa dei traumi riportati. I primi soccorsi sono stati portati da altri automobilisti che hanno assistito all’incidente. Stavano già provando ad aiutare i primi feriti, quando si è verificato l’ultimo impatto. Attimi interminabili di una tragedia.
Sul posto sono intervenuti diversi mezzi dei vigili del fuoco, che hanno rapidamente spento le fiamme, i carabinieri di Assisi e quattro equipaggi del 118.
Per Tini e Capitanucci ogni tentativo di soccorso è stato inutile . Mentre i conducenti del furgone e della Peugeot sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia. L’autista del camioncino, un ivoriano di 48 anni, è stato ricoverato in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva, dove si trova tuttora.
Per ore ha lottato tra la vita e la morte, poi la terapia a cui lo hanno sottoposto i medici ha cominciato a dare i suoi frutti. Per quanto ancora in condizioni estremamente delicate, l’uomo sembra non essere più in pericolo di vita.
Guarirà in una trentina di giorni, invece, il giovane, 25 anni di Foligno, che era alla guida della Peugeot. Per lui diversi traumi e fratture, al momento è ricoverato.
Le due salme si trovano all’obitorio in attesa che il pubblico ministero dia il nulla osta per la celebrazione dei riti funebri.
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