Presentato il PAIM, piano di iniziativa mista per ristrutturare l’area Franchi
Presentato nella serata di martedì 13 luglio 2010 il Paim, Piano di attuazione di iniziativa mista per la ristrutturazione dell’area Franchi. L’incontro con i cittadini si è tenuto nella piazzetta Cavour adiacente al Palazzo comunale allestita all’ultimo minuto con palco e sedie per il gran caldo che ha reso disagevole la riunione inizialmente prevista della Sala consiliare. La risposta della gente è andata oltre le migliori previsioni: più di 300 persone hanno seguito gli interventi con grandissimo interesse, intuendo che a differenza del passato si sta facendo qualcosa di utile e concreto.
E’ la prima grande opera del governo del sindaco Ansideri che, nell’indirizzo di saluto ai cittadini e di ringraziamento ai progettisti, ha voluto sottolineare la soddisfazione nel vedere che qualche volta i sogni diventano realtà. “Questo progetto e l’iniziativa realizzativa che ad esso seguirà – ha sottolineato Stefano Ansideri – è il primo passo concreto della nuova ‘filosofia’ che intendiamo comunicare alla città: il ritorno alla capacità di rischio e alla volontà di stimolare l’impresa, oltre a rimetterci quanto prima al passo con la modernità. Non è uno slogan, che lascerebbe il tempo che trova, ma la nostra ferma volontà di puntare alla qualità degli interventi per rendere più vivibile la nostra città”. Concetti che sono stati trattati anche nell’indirizzo di saluto dell’assessore all’assetto del territorio Luca Livieri, che ha ricordato che da oggi si apre una nuova fase per la città fatta di uno stile più partecipato della gente alle scelte dell’amministrazione comunale, “ben sapendo che l’intervento progettato non è un piano urbanistico qualsiasi, ma una prospettiva di valore strategico nello sviluppo futuro di Bastia Umbra”. A nome della Central Park S.r.l. il geometra Ortica ha fatto il punto della situazione ad oltre cinque anni dall’avvio dei contatti con il Comune per concretizzare il recupero dell’area Franchi e il contemporaneo trasferimento delle Officine Franchi nel nuovo sito di Ospedalicchio. La cronistoria delle fasi e dei passaggi dal 2003 ad oggi è stata tracciata dall’architetto Domenico Pasquale che ha sottolineato l’apporto ‘bipartisan’ della amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni, rilevando che nell’ultimo anno la procedura ha registrato una netta accelerazione. Gli architetti entrati nel gruppo dei progettisti nell’ultimo anno, Carlo Neri, Pietro Carlo Pellegrini, Giuseppe Lunardini (paesaggista) sono entrati nei dettagli tecnici per spiegare le scelte qualificanti: la realizzazione del parco tematico, la cui sistemazione si ispira ai ‘mortari’ del vicino Subasio, destinato ad essere un’area verde viva e dinamica al servizio dell’intera città. Accanto ad esso il parco fluviale attraverso isole di verde lungo il fiume Chiascio che caratterizzeranno anche altri progetti di recupero a ridosso del centro storico. La viabilità con soluzioni innovative, prima delle quali la realizzazione del sottopasso ferroviario di via Firenze, atteso da decenni dai residenti, che sarà costruito a cura dell’impresa attuatrice del progetto, che provvederà anche a realizzare il nuovo accesso alla stazione ferroviaria. Nella fase successiva si costruirà un altro sottopasso ferroviario per consentire il completamento della strada ‘Rivierasca’, ma anche un ponte carrabile sul Chiascio per meglio collegare il centro urbano con i quartieri della periferia, in particolare Villaggio XXV Aprile. Un piano che sarà flessibile e aggiornabile secondo le necessità e per questo è stato suddiviso in 10 stralci autonomi. Nell’area per la quale il PRG consente la realizzazione di volumetrie fino ad un massimo di 260mila mc, ne saranno effettivamente realizzati 226.380. Saranno costruiti nuovi parcheggi ben al di sopra degli standard urbanistici con 2.300 posti auto. Una Residenza assistita per anziani (4.000 mq), e 6.000 mq per Social Housing (complessi residenziali innovativi ad alte prestazioni energetiche e a costi contenuti). L’ultimo intervento è stato quello del professor Franco Cotana, ordinario nella facoltà di Ingegneria di Perugia, che ha partecipato in prima persona alla progettazione, in un’area marginale ma fondamentale per la fattibilità del piano di riqualificazione, di un sistema innovativo che consente il risparmio energetico con l’utilizzo di energie rinnovabili (fotovoltaico, olio vegetale, caldaia a cippato, idroelettrico e geotermico) per il quartiere e utilizzabili anche per altre aree della città. “Questa soluzione proposta potrebbe far divenire Bastia, in particolare il nuovo quartiere, un modello con la certificazione ISO 14064 – strumento internazionale di riconoscimento del bilancio dell’avvenuta gestione e riduzione di CO2”.
Bastia Umbra, 14 luglio 2010
Ufficio Stampa del Sindaco
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