Confcommercio lancia il “progetto Assisi” e avanza le proposte ai candidati
Di Santi: urbanistica, commercio, turùmo devono convergere
ASSISI – Continua la sfilata di big nazionali in città, in sostegno di Claudio Ricci domani pomeriggio arriveranno il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto – alle 17 al‘Dal Moro Gallery’ – e alle 18.30 il sottosegretario al Lavoro Nello Musumeci, che presenterà i candidati de La Destra (pro Ricci) e parlerà da un palco allestito in piazza a Santa Maria degli Angeli. E proprio uno dei candidati ‘storaciani’, Filiberto Franchi, lancia la sua ricetta per il turismo, che deve andare oltre l’aspetto religioso: “E’ necessario puntare su un turismo di qualità, un‘turismo d’arte’: oltre a visitare i luoghi religiosi, il turista dovrebbe voler soggiornare ad Assisi, per scoprirne i molteplici aspetti di città d’arte: l’Assisi medievale, l’Assisi romana (che vanta le più belle domus a nord di Roma), il monte Subasio e la campagna. Un turismo integrato e moderno – dice Franchi – che consenta la crescita di tutto il Comune”. Intanto continuano le stoccate tra il sindaco uscente e il suo ex vice: Ricci ieri mattina ha consegnato alla Gherardi Spa e Sipe srl i lavori per concludere la realizzazione del nuovo pala eventi, con annesso blocco servizi e il museo nazionale dello sport e del pugilato. “Finalmente prende il via un’opera da me fortemente voluta”, dice però Giorgio Bartolini, che ringrazia “Franco Falcinelli, presidente nazionale del pugilato, per l’idea di creare un museo dello sport per cui io ho fatto richiesta nel 2005”. E se Ricci torna a denunciare “volantini e attacchi” contro la sua persona e la sua coalizione, Emidio Fioroni (lista Bartolini) ribatte che “se non sei dalla parte di Ricci, ti è vietata persino la partecipazione ad un pubblico incontro: è successo a me dai suoi addetti alla sicurezza, che mi hanno definito ‘persona non gradita su indicazione del sindaco’”. Anche Franco Matarangolo, capogruppo della Mongolfiera nella scorsa legislatura, attacca “il singolare concetto di democrazia di Ricci, che comunica ogni piccola vicenda che riguarda l’amministrazione da lui guidata, senza assicurare il contraddittorio. In nome della par condicio impedisce le trasmissioni dove i
candidati si dovrebbero confrontare tra loro su programmi e idee per il futuro della città, ma – accusa Matarangolo – dimentica l’esistenza della legge quando si fa attribuire premi inesistenti o inaugura opere non finite”.

Corriere-2011-04-28-pag21

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