Umbria fiere si prepara ad accogliere Agriumbria

Tutto è pronto per la tradizionale rassegna che si propone come punto di raccordo tra imprenditoria e territorio

FLAVIA PAGLIOCHINI

BASTIA – Umbriafiere gioca in anticipo, e vuole proporre Agriumbria 2006 come un evento di raccordo tra il mondo economico e quello territoriale. Un vero e proprio balzo in avanti quindi, per abbandonare il ruolo unicamente di centro fieristico ed espositivo, e diventare un punto di riferimento per tutta quella produzione che è tipica della regione e non solo.
L’obiettivo di è quello di elevare ulteriormente la manifestazione a un ruolo di momento propositivo, utile per individuare le linee politico economiche da attuare, anche e soprattutto tenuto conto delle limitate disponibilità finanziarie pubbliche.
Il progetto su cui si lavora è quello di un centro di formazione stabile per i settori dell’agricoltura, allevamento e alimentazione, con valenza extra regionale, per fornire ogni tipo di supporto.
Nel corso della manifestazione si cercherà quindi di trattare argomenti diversi, che avranno però come comune obiettivo quello di mettere a punto strategie operative che abbiano una loro intersettorialità, indispensabile per realizzare modelli economici che rispondano alle realtà sociali e strutturali delle regioni del Centro Sud.
Non solo progetti per Agriumbria, però, ma anche una “ritoccatina” alla struttura: sono stati infatti spesi per intero i 2,5 milioni di euro messi a disposizione dalla regione e dal comune di Bastia per la messa in sicurezza dei tre padiglioni, per i nuovi impianti tecnologici, e per gli interventi sulle coperture. Ma gli interventi sulla struttura di Umbriafiere non si limiteranno alla semplice manutenzione: è infatti allo studio un progetto di ristrutturazione totale, che coniuga la bellezza estetica alla funzionalità: grande presenza di verde, ad esempio, unita a vetri e trasparenze. Un modo per far risaltare i prodotti esposti, ma anche per rendere Umbriafiere un luogo di incontro, di cultura, e di svago.

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