Torna «Agriumbria» Festa per i «primi 40 anni»


— BASTIA —
AGRIUMBRIA a Umbriafiere, da venerdì 28 a domenica 30 per la rassegna agricola d’eccellenza edizione 2008, che è anche l’edizione del quarantennale. L’evento a cadenza annuale è stato presentato a Perugia dal presidente di Umbriafiere Spa Lazzaro Bogliari e da Gianluigi Marcantoni, in rappresentanza dell’assessore regionale Liviantoni fuori Umbria per impegni istituzionali. Un’edizione che tornerà alle origini con la mostra nazionale della Chianina, rilanciata quarant’anni fa a Bastia, ha sottolineato Bogliari, per rinnovare lo spirito e l’entusiasmo dei primi anni di Agriumbria, guardando però al futuro.
«La mostra agrozootecnica – ha rilevato Bogliari — è molto cambiata in quattro decenni, con alti e bassi, ma cresciuta costantemente negli ultimi dieci anni raggiungendo nel 2007 oltre 60mila visitatori nelle tre giornate».


I NUMERI danno un’idea solo parziale di questa rassegna diventata un appuntamento di interesse nazionale con un pubblico proveniente in prevalenza (circa il 70%) dal Centro-Sud, mentre i 450 espositori sono provenienti soprattutto dal Centro-Nord. Una manifestazione che fa incontrare e dialogare la gente, in particolare i giovani che attraverso questa rassegna possono godere di un contatto diretto, non solo virtuale, con il mondo rurale. Una caratteristica evidente già dalle prime edizioni a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, che ora è diventata segno distintivo. Come la presenza tra gli altri bovini italiani della Chianina che, per volontà di Bogliari, diventerà anche in futuro una mostra tipica del bovino italiano, e soprattutto toscano ed umbro a rappresentare l’immagine della ‘bistecca fiorentina’. Altri elementi caratterizzano questa fiera: il fatto che nei suoi stand sono presenti le realtà associative del settore agricolo e della filiera alimentare, i più importunati marchi delle attrezzature agricole con proposte tecnologicamente avanzate ed innovative.


IMPORTANTI anche i convegni di Agriumbria, non un rituale di parole, ma un reale confronto degli operatori con gli esperti, i ricercatori e i responsabili della formazione. Non a caso, è stato detto, nel corso dell’anno si sono moltiplicate le iniziative che coinvolgono gli istituti tecnici agrari ed alberghieri dell’Umbria. Un’attività coordinata dalla facoltà di Agraria dell’Università di Perugia che darà vita al seminario nella giornata di apertura della mostra sul tema «Alimentazione, gastronomia e filiere agroalimentari locali», con il Preside di Agraria Pennacchi, nella veste di moderatore, e con gli interventi degli istituti superiori di Assisi, Todi e Città di Castello. Un altro momento importante è l’incontro della seconda giornata su «Terra e Media: un rapporto inquinato», con la partecipazione di giornalisti di radio e televisioni nazionali per fare il punto di come i temi agricoli ed alimentari sono trattati e come potrebbero esserlo dai ‘media’. A conclusione della conferenza stampa è intervenuto Sante Filippetti, il funzionario che cura l’organizzazione di Agriumbria, il quale ha annunciato un nuovo stand, «L’osteria del brutto tempo», allestito in collaborazione con l’Arusia e il mondo cooperativo umbro per l’assaggio di olii e vini tipici della nostra regione.
Massimo Stangoni

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