BASTIA UMBRA – Lettere anonime, che raccontano episodi difficili da verificare e, a detta di chi sa come stanno davvero le cose, anche lontani dalla realtà.
Ma quello delle missive senza specificare chi lo scrive è un vizio che caratterizza molte persone nella zona di Bastia Umbra e in particolare quella del Comune.
L’ultimo caso, in ordine di tempo, è quello che ha visto protagonista una dipendente dell’ente che è stata fatta oggetto di volantini anonimi, con accuse precise, da parte di qualche persona che lavora nel suo stesso ambiente. Non si sa se per gelosia o per altro. Rimane il fatto che molte persone sono state informate di presunti comportamenti scorretti della lavoratrice comunale. Una dipendente, tra l’altro, molto stimata sai dai colleghi che dai concittadini di Bastia che, ovviamente, non hanno creduto affatto alle accuse che gli sono state mosse dall’anonimo scrittore.
Come detto, questo è soltanto uno degli esempi di missive anonime con accuse mosse non soltanto ai dipendenti ma anche agli amministratori.
Durante le varie fasi della crisi della giunta comunale di Bastia e dei conseguenti rimpasti, infatti, più volte anonimi avevano lanciato strali agli assessori e al sindaco.
Un’abitudine che rischia anche di scadere nel ridicolo, soprattutto quando vengono prese di mira persone completamente estranee alle accuse mosse.
La vicenda ha fatto sorridere non poco i vari impiegati che lavorano di giorno in giorno insieme alla donna presa di mira. E anche gli amministratori che hanno sempre riconosciuto la sua validità professionale.
Una vicenda che, al momento, non ha avuto seguito con denunce o altro ma che ha fatto aumentare la curiosità sull’identità dell’anonimo scrittore.

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