E’ polemica tra le squadre giovanili di Cannara e Bastia
BASTIA UMBRA (v. a.) – Insulto razzista o solo diatriba sportiva? La polemica si è innescata a seguito del torneo amichevole svoltosi domenica scorsa a Città di Castello, che ha visto sfidarsi sul campo le squadre del Bastia contro il Cannara, categoria ‘esordienti’, classe 1997.
A fare da detonatore una lettera resa pubblica da uno dei gemtori dei giocatori del Bastia, Graziano Lombardi, che ha scritto un’amara giaculatoria dopo l’accaduto in campo. Il problema di cui si lamenta il genitore e legato ad un ricorso dell’allenatore della squadra avversaria, che sarebbe il Cannara (anche se Lombardi nella lettera non lo cita) che ha cambiato il risultato della partita; il genitore spiega nella lettera la situazione per cui, secondo lui, la richiesta non era fondata.
Sullo sfondo, pero, Lombardi fa affiorare uno spettro molto più pesante, quello del razzismo: infatti cita il fatto che l’allenatore avversario avrebbe chiamato “neraccio” uno degli undicenni giocatori bastioli, originario del Congo e da tre anni residente a Bastia. Ecco lo stralcio di lettera relativo al ricorso e all’insulto: “Sembrerebbe tutto regolare, ma in panchina con il Bastia c’è un ragazzino infortunato che non puo giocare, ma è lì per essere al fianco dei propri compagni, al suo posto gioca, tutti e due i tempi, una altro ragazzino, di colore, sicuramente è molto bravo, ma questo non dovrebbe essere una colpa, ma per il mister avversario che non ci sta a perdere è davvero un peccato! Allora fa ricorso, ma non puo funzionare perché non c’e scritto da nessuna parte che non si possono giocare due tempi, ma
per regolamento tutti coloro che sono in panchina debbono giocare, allora si inventa che due del Bastia non hanno giocato mai, ed al loro posto hanno giocato ambedue i tempi altri due ragazzi, per cui non solo il ‘neraccio’ come lo chiama lui con i suoi allievi, ma anche un altro ragazzino”.
Diverse le reazioni: se dalle file del Bastia Calcio parte l’idea di un ricorso alla Federazione, tace la presidenza dell’ Asd Cannara, che non si esprime sull’ accaduto.
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