A Ospedalicchio per ogni treno ci vorranno sino a 20 minuti. Il Pd punta attacca la giunta:”E’ mancato il sottopasso”. L’amministrazione:”Dipende dalla Regione”
Botta e risposta Se ne parla da 15 anni ma ancora non c’è un progetto definitivo
BASTIA UMBRA Il passaggio a livello fra Bastiola e Ospedalicchio non sarà più automatico, con un allungamento dei tempi di chiusura, visto che le barriere saranno chiuse alla partenza del treno dalle stazioni di Bastia e di Ponte San Giovanni. A denunciarlo è il Pd (con annesso botta e risposta con l’assessore Catia Degli Esposti e con l’amministrazione comunale), sottolineando come “le ripercussioni sulla viabilità della 147 saranno molto pesanti ipotizzando che ad ogni passaggio del treno ci sarà una chiusura delle barriere di sicurezza fino a 20 minuti contro gli attuali 45 secondi. Ad aggravare ulteriormente la situazione – spiega il segretario dem Erigo Pecci – c’è il rischio che il traffico si appesantisca sulle vie parallele, assolutamente inadeguate a sopportare un elevato carico di viabilità”. Il rischio è un isolamento di Ospedalicchio, che la giunta – secondo il Pd – avrebbe potuto risolvere realizzando il sottopasso sulla 147. Ma per l’assessore ai lavori pubblici Degli Esposti, “a oltre 15 anni da quando se ne è parlato per la prima volta non c’è ancora nessun progetto definitivo. L’amministrazione, a fronte della messa in sicurezza del passaggio a livello, continuerà nel sua azione incessante di sollecito alla regione per la realizzazione dell’intervento. Anche perché ci sono quattro milioni di euro circa accantonati in qualche capitolo di bilancio che sono lì giacenti da 15 anni”. Ma il Pd non ci sta: “Nei comuni limitrofi si siano realizzate importanti opere viarie, mentre Bastia è al palo, immobile. in questi anni – chiede il Pd alla giunta – avete trovato il tempo e le idee per elaborare un progetto serio e ponderato? E poi, avete condiviso con il quartiere di Bastiola e la frazione di Ospedalicchio un’idea di soluzione?”. Ed è a questo punto interviene il sindaco: “La palla – spiega Stefano Ansideri – è in mano alla Regione, e nei prossimi giorni ci sarà una riunione per capire a che punto è lo svolgimento dei compiti assegnati a ciascun ente”.
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