Denunciano alla procura della Repubblica la riorganizzazione del servizio di pronta disponibilità
“O tutto torna come prima oppure chiediamo l’esonero”



PERUGIA – Acque agitate nell’Arpa Umbria. I tecnici della prevenzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sono sul piede di guerra. Escono allo scoperto criticando aspramente la riorganizzazione del servizio di pronta disponibilità attuato dalla stessa Agenzia. Sostengono, i tecnici, che non garantisce una maggiore efficienza e tempestività del servizio. Per questo chiedono il ripristino della precedente organizzazione. in caso contrario, vogliono essere esonerati.
I tecnici hanno scritto una nota alla Procura della Repubblica e al direttore generale dell’Arpa affinchè venga ridiscussa la disposizione adottata. Una scelta che ha un altro grave difetto, secondo i tecnici: “E’ stata assunta in maniera unilaterale in assenza di alcun accordo con le organizzazioni sindacali”. Si profila, insomma, all’interno dell’Agenzia regionale, un duro braccio di ferro. A livello territoriale l’Arpa è suddivisa in sezioni le quali provvedono a svolgere le attività di controllo e di verifica al fine di assicurare, alle dirette dipendenze del direttore del dipartimento, la funzione di presidio territoriale per i compiti assegnati all’ Agenzia.
Per sei anni, fino al luglio scorso, il servizio di pronta disponibilità è stato assicurato da un tecnico dell’ambiente per ciascun distretto, per un totale di 13 tecnici quotidianamente reperibili sull’intero territorio regionale.
Con la nuova decisione i turni sono organizzati a livello di sezione e non più a livello di distretto, con un solo operatore tecnico in turno. Lo scopo della pronta disponibilità è quello di intervenire, al di fuori dell’ orario di lavoro, in situazioni di emergenza. I 13 tecnici – che, in mancanza di un accordo, chiedono di essere esonerati dal servizio – evidenziano come questa attività “sia fortemente connessa al lavoro ordinario, con la necessità di conservare il criterio della “territorialita” quale presupposto indispensabile per l’efficacia e la qualità dell’intervento, ma soprattutto per la sicurezza degli operatori”.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.