Eccelenza Il tecnico sta studiando per prendere il patentino: “Un’esperienza davvero interessante”
BASTIA UMBRA – Chissà se a Coverciano, in questi giorni nei quali sta frequentando il corso per diventare allenatore, Renzo Tasso starà carpendo qualche segreto da portare poi nello spogliatoio di Bastia. Del resto il centro tecnico federale per un allenatore, nuovo, esperto o navigato che sia, rappresenta comunque La Mecca del proprio mestiere. E Tasso sembra essersi ambientato in fretta in questo mondo che non conosceva, ma che poi non è troppo diverso da come se lo immaginava. “Diciamo che ero curioso di sapere che cosa ci potesse essere al suo interno – confida il neo tecnico biancorosso – e devo dire di essere rimasto piacevolmente colpito. Ci sono bravissimi istruttori, gente che riesce a trasmetterti passione e conoscenze. È un bel viaggio che sono felice di aver intrapreso e che spero possa darmi qualche base in più per cominciare questa mia seconda vita calcistica”. La prima, come ha già detto più volte, si è chiusa proprio a Bastia un paio di mesi fa. E da Bastia ripartirà, stavolta in panchina. “Cos’è cambiato nella mia testa? Per ora non so dirlo, ma sarà comunque un’esperienza tutta da vivere e voglio farmi trovare pronto”.
PROGRAMMA – Intanto si farà trovare in… ritardo, perché al raduno fissato per la prossima settimana Tasso non si presenterà, ma avrà una buona giustificazione… “Il programma di lavoro prevede che per i primi dieci giorni i ragazzi lavoreranno assieme al mio staff, poiché abbiamo già predisposto un piano ad hoc pe cominciare al meglio la fase di preparazione al campionato. Poi quando tornerò da Coverciano, quindi all’in circa a metà mese, lavoreremo anche sul campo e potrò prendere pieno potere del mio nuovo ruolo. Ad ogni modo la squadra verrà seguita passo a passo e non ci sarà alcuna ripercussione sul proseguo della preparazione, nonostante il sottoscritto arriverà un po’ più in là rispetto alla data di partenza”. La speranza, semmai, è che a quella data l’organico possa definirsi completo, senza più necessità di tornare sul mercato. “La priorità al momento è quella di prendere un portiere fuoriquota, possibilmente del ’92. Volevamo prelevare Jacopo Mischianti dal Gubbio, ma è finito al Nocera e quindi dobbiamo volgere lo sguardo altrove. Per quanto mi riguarda, l’ideale sarebbe prendere un giocatore giovane ma valido, che non sia aggregato alla rosa solo per la data che porta sulla carta d’identità ma per quello che vale. Del resto, con Tajolini che dovrà saltare per squalifica le prime gare di campionato, ci serve un elemento affidabile e non improvvisato”. Affidabile quanto lo è la rosa a disposizione di Tasso, consapevole di avere tra le mani uno dei giocattoli più preziosi dell’Eccellenza. “Conosco l’ambiente e so quello che andrò a trovare. Poi nel calcio, come spesso accade, saranno gli episodi a fare la differenza. Io mi auguro di partire bene e di far capire ai ragazzi che c’è la volontà da parte mia di aprire un piccolo ciclo, di lavorare per qualcosa di importante”.di ROBERTO BARBACCI

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