Tasse..tasse...tasse...In questi giorni è alla ribalta il dibattito sul bilancio comunale di previsione del 2008.  Le forze politiche, i sindacati, i cittadini, l’amministrazione esprimono diverse valutazioni. Ognuna di queste ha, a supporto, argomentazioni diverse e che i cittadini potranno giudicare se condivisibili o meno. Ciò che dispiace, è l’utilizzo da parte di qualcuno, di concetti e frasi che danno l’impressione di assistere allo spettacolo di un prestigiatore che vorrebbe far credere al pubblico di avere poteri magici, mentre invece, utilizza la sua destrezza per ingannare l’occhio degli spettatori, ma non la loro intelligenza.
Le scelte politiche dell’amministrazione sono legittime, per carità; se ha deciso di agire nel rispetto della più ferrea ideologia comunista che prevede la concentrazione delle risorse nelle mani dello stato per poi procedere alla re-distribuzione come meglio crede, visto che il popolo non è in grado di gestirle e deve essere “guidato e educato al Socialismo”, se ne assumerà la responsabilità di fronte agli elettori alle prossime amministrative del 2009.
Se si sceglie di aumentare le tasse si deve però anche evitare di fare i prestigiatori minimizzando e illudendo la città che l’incidenza sulle finanze familiari è irrisoria, ininfluente, ridicola e serve a garantire i servizi, anzi, se confrontata alla loro quantità e qualità, è nulla in confronto.
Nella conferenza stampa di inizio anno, l’assessore al bilancio ha sostenuto che le tasse comunali sono aumentate in “quaranta euro di tributi comunali in più rispetto al 2007 a carico di una famiglia tipo composta da una coppia con figlio non occupato con reddito imponibile Irpef di 35mila euro e proprietaria di un appartamento di tipo economico di 100 metri quadrati e di un garage di 25”. Ebbene, (intercalare proprio di alcuni “compagni”) questa è una illusione perché in realtà la famiglia tipo presa ad esempio da Boccali, dovrà pagare 70 euro in più di addizionale Irpef,  16 euro in più di nettezza urbana e circa 40 euro di tassa di scopo. Totale 126 euro da aggiungere all’aumento del prelievo fiscale da parte della Regione, all’aumento dei libri scolastici, della benzina, delle bollette di metano, luce, acqua e costo della vita in generale.
Il ragionamento giusto, a mio avviso, è dire che, siccome Prodi ha ridotto (???) le tasse con uno sgravio sull’ICI, noi del comune deprediamo, la famiglia tipo di prima, di quel risparmio e, anzi, gli togliamo in più altri 40 euro. 
L’assessore alle politiche sociali, afferma che, in fondo, 4/5 euro al mese sono poca cosa per mantenere inalterato il costo dei servizi sociali. Probabilmente, il ragionamento, se isolato dal contesto, potrebbe essere condivisibile, ma la signora Cesaretti dimentica che è parte di una organizzazione della cosa pubblica (Stato e enti locali) che preleva dalle tasche dei cittadini, soldi in mille modi e quindi è il totale del prelievo che conta. Il sindaco invece, è più democratico perché dice che ascolterà i rappresentanti dei lavoratori perché “I sindacati sono per noi degli interlocutori importanti, dal momento che si pronunciano in nome di parte della cittadinanza”. Allora, i rappresentanti dell’opposizione, invece, eletti democraticamente in consiglio comunale e che oggi rappresentano più del 50% degli elettori bastioli, sono dei “rompiballe” che parlano a titolo personale, sbraitano e disturbano in maniera strumentale, sobillando i cittadini contro le scelte “giuste” di una amministrazione che sta lavorando anche per loro. Che ingrati!
Se avete deciso così, TASSATECI, ma, almeno abbiate la compiacenza di non prenderci in giro come quando si afferma che per evitare il costo di 250mila euro di interessi per i mutui comunali, si chiedono ai cittadini 1.800.000 euro di tassa di scopo. Vuoi mettere la soddisfazione dei cittadini a cacciare 1 milione e mezzo di euro al posto di 250 mila per non far pagare gli interessi passivi alla comunità? Peccato che, visto che la nostra città è ai primi posti per l’indebitamento delle famiglie con le banche, forse qualcuno gli interessi passivi li dovrà pagare personalmente alla banca per avere un prestito per tirare avanti.


Francesco Fratellini


 

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