Possibile stop al traffico, oltre che a Perugia, a Bastia, Assisi e Corciano
IL SUMMIT. La decisione sarà presa lunedì Il giorno a rischio è giovedì
di MICHELE NUCCI
— PERUGIA —
L’ACCORDO firmato tre anni fa parla chiaro: se le polveri inquinanti superano i limiti di legge dal venerdì alla domenica e se le previsioni per la settimana successiva, ne confermano l’alta presenza, scatta il blocco del traffico. Quel protocollo fu firmato i primi giorni del novembre 2005 e riguarda, non soltanto Perugia, Terni e Spoleto. Ma anche Umbertide, Magione, Corciano, Bastia, Torgiano, Assisi e Narni. Anche questi territori, dunque, sempre che i sindaci non vorranno sottrarsi, dovranno adottare le targhe alterne o addirittura il blocco totale della circolazione se il pm10 continuerà a non dare tregua. L’aria che respiriamo, infatti, in questi giorni è di pessima qualità. I valori del pm10 sono oltre i limiti in tutta la città (che sono di 50 microgrammi a metro cubo) e il consiglio è di far restare a casa i bambini e chi ha problemi respiratori, nelle ore di punta. Giovedì, ultimo dato disponibile, le cose sono andate leggermente meglio: le polveri sono scese un po’ dappertutto. Certo, la media a Fontivegge, dal primo gennaio è di 53 microgrammi. Segno che a determinare il livello di inquinamento è fondamentalmente il meteo, o meglio l’alta pressione. Che unita a traffico e riscaldamenti, crea un mix micidiale per i polmoni. Anche in una città di collina come Perugia. La decisione se fermare o meno il traffico sarà presa lunedì, quando i tecnici del Comune e quelli dell’Arpa, avranno sotto mano i dati di ieri, oggi e di domani. A quel punto, se le previsioni indicheranno un peggioramento o un non miglioarmento per i tre giorni successivi, saranno guai. L’intesa prevede il blocco totale o parziale della circolazione il giovedì, dalle 8,30 alle 18,30. A comunicare i dati ai sindaci sarà l’Arpa: e saranno i primi cittadini, a quel punto, a decidere i rimedi. L’intesa firmata più di tre anni fa riguarda anche i comuni confinanti con Perugia e con terni. Che in teoria, dovrebbero aderire. I provvedimenti di limitazione e di blocco della circolazione risparmiano le auto elettriche e «ibride» (benzina ed elettricità), quelle alimentate a gas metano e gpl, le vetture a benzina Euro 4 (normativa Ue) e a quelle con motore diesel dotate di filtri «antiparticolato». Saranno esclusi dal divieto, sempre se le condizioni dovessero restare queste, anche i veicoli con almeno tre persone a bordo e quelli compresi nella formula «car sharing» (vetture non di proprietà di cui si paga solo l’effettivo utilizzo). Potranno inoltre circolare i veicoli commerciali leggeri (fino a 35 quintali) e quelli pesanti (oltre i 35 quintali) omologati Euro 3 o immatricolati dopo il 1 gennaio 2001. E’ confermato nel frattempo che fino alla fine di marzo che possiede un veicolo con marmitta non catalitica, il giovedì e venerdì, deve lasciarlo in garage. In quei due giorni, infatti, gli autoveicoli e i motoveicoli definiti pre-euro, non possono circolare per nessuna ragione al mondo. Pena una multa salata. Non resta che sperare nel vento e nella pioggia: martedì sembra che il tempo cambi. Ma le previsioni oltre i tre giorni sono sempre a rischio.
— PERUGIA —
L’ACCORDO firmato tre anni fa parla chiaro: se le polveri inquinanti superano i limiti di legge dal venerdì alla domenica e se le previsioni per la settimana successiva, ne confermano l’alta presenza, scatta il blocco del traffico. Quel protocollo fu firmato i primi giorni del novembre 2005 e riguarda, non soltanto Perugia, Terni e Spoleto. Ma anche Umbertide, Magione, Corciano, Bastia, Torgiano, Assisi e Narni. Anche questi territori, dunque, sempre che i sindaci non vorranno sottrarsi, dovranno adottare le targhe alterne o addirittura il blocco totale della circolazione se il pm10 continuerà a non dare tregua. L’aria che respiriamo, infatti, in questi giorni è di pessima qualità. I valori del pm10 sono oltre i limiti in tutta la città (che sono di 50 microgrammi a metro cubo) e il consiglio è di far restare a casa i bambini e chi ha problemi respiratori, nelle ore di punta. Giovedì, ultimo dato disponibile, le cose sono andate leggermente meglio: le polveri sono scese un po’ dappertutto. Certo, la media a Fontivegge, dal primo gennaio è di 53 microgrammi. Segno che a determinare il livello di inquinamento è fondamentalmente il meteo, o meglio l’alta pressione. Che unita a traffico e riscaldamenti, crea un mix micidiale per i polmoni. Anche in una città di collina come Perugia. La decisione se fermare o meno il traffico sarà presa lunedì, quando i tecnici del Comune e quelli dell’Arpa, avranno sotto mano i dati di ieri, oggi e di domani. A quel punto, se le previsioni indicheranno un peggioramento o un non miglioarmento per i tre giorni successivi, saranno guai. L’intesa prevede il blocco totale o parziale della circolazione il giovedì, dalle 8,30 alle 18,30. A comunicare i dati ai sindaci sarà l’Arpa: e saranno i primi cittadini, a quel punto, a decidere i rimedi. L’intesa firmata più di tre anni fa riguarda anche i comuni confinanti con Perugia e con terni. Che in teoria, dovrebbero aderire. I provvedimenti di limitazione e di blocco della circolazione risparmiano le auto elettriche e «ibride» (benzina ed elettricità), quelle alimentate a gas metano e gpl, le vetture a benzina Euro 4 (normativa Ue) e a quelle con motore diesel dotate di filtri «antiparticolato». Saranno esclusi dal divieto, sempre se le condizioni dovessero restare queste, anche i veicoli con almeno tre persone a bordo e quelli compresi nella formula «car sharing» (vetture non di proprietà di cui si paga solo l’effettivo utilizzo). Potranno inoltre circolare i veicoli commerciali leggeri (fino a 35 quintali) e quelli pesanti (oltre i 35 quintali) omologati Euro 3 o immatricolati dopo il 1 gennaio 2001. E’ confermato nel frattempo che fino alla fine di marzo che possiede un veicolo con marmitta non catalitica, il giovedì e venerdì, deve lasciarlo in garage. In quei due giorni, infatti, gli autoveicoli e i motoveicoli definiti pre-euro, non possono circolare per nessuna ragione al mondo. Pena una multa salata. Non resta che sperare nel vento e nella pioggia: martedì sembra che il tempo cambi. Ma le previsioni oltre i tre giorni sono sempre a rischio.
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