BASTIA UMBRA – Dopo 15 giorni di attesa, nessuna risposta è ancora pervenuta alla lettera che ho inviato al sindaco Lombardi, con cui chiedevo quali procedure amministrative fossero state adottate per la realizzazione del piazzale nei pressi di via Irlanda dove temporaneamente è stato allocato lo spazio del rione San Rocco. Ho deciso, quindi, di presentare una interpellanza con gli stessi contenuti della lettera e chiederò anche una verifica da parte degli uffici competenti, per sapere se i lavori realizzati, abbiano la regolare concessione edilizia. Secondo una verifica da me fatta, la maggior parte dell’area trasformata in piazzale, specialmente quella affidata al rione San Rocco, dovrebbe essere abusiva su un terreno, che tra l’altro, è sottoposto ai vincoli della legge ex 1497 per la tutela ambientale. Rimane tutt’ora un mistero (ma non troppo), come mai lo spazio rionale, sia stato realizzato temporaneamente in un area privata anziché in quella votata dal consiglio comunale appena tre mesi fa. Prende decisamente corpo l’ipotesi che ho avanzato circa dieci giorni fa secondo la quale l’area assegnata, come destinazione definitiva, (vicino al campo di bocce esistente), potrebbe essere stata adocchiata da una variante del comparto ex Deltafina.
Non si capisce, se così non fosse, perché si sono spesi 20mila euro (40milioni di vecchie lire) per dei lavori che dovrebbero servire al rione San Rocco solo temporaneamente. Alla luce di questi fatti,qualora fossero confermati, appare ancora più risibile l’impegno che le amministrazioni comunali nel tempo, compresa questa, dicono di avere per la manifestazione cittadina più importante e significativa che è il Palio di San Michele Arcangelo. Vale la pena ricordare che dopo 43 anni, tre rioni operano a cielo aperto. Il quarto, S. Angelo, ha un capannone del tutto inadatto per le esigenze derivanti dalla preparazione delle sfilate e potrà essere utilizzato solo nei giorni a ridosso della festa. A proposito di costi, secondo tecnici di prestigiose ditte private, con i soldi spesi per la realizzazione di quel capannone, si sarebbero potute costruire 4 strutture per i rioni con le caratteristiche necessarie per eseguire i lavori di preparazione della festa e in particolar modo delle sfilate.
Come tante volte sostenuto dall’opposizione e anche dal sottoscritto, in consiglio comunale, siamo pronti su questo ad un pubblico confronto alla presenza, naturalmente dei protagonisti principali della festa, cioè i Rioni, l’Ente Palio e la cittadinanza. Qualcuno potrebbe strumentalizzare questa mia iniziativa dicendo che sono contro la Festa. Al contrario sono decisamente per un ulteriore salto di qualità e intendo smascherare una volta per tutte chi è stato da sempre contro la sua realizzazione. Credo che la mia storia personale sia la migliore garanzia, avendo contribuito decisamente, nel tempo, al salvataggio e alla crescita di una manifestazione che ha sempre dato fastidio alle amministrazioni che si sono succedute. “Tanto vi facciamo chiudere” ci dicevano esponenti delle maggioranze del passato. Se l’abuso dovesse essere confermato, mi auguro che comunque, un altro spazio venga allestito per il Rione San Rocco. Come ex capitano, sarei rammaricato se dovesse nascere qualche difficoltà, ma come consigliere comunale devo fare il mio dovere; come ho sempre fatto. Questa è una prima risposta alle allusioni che mi chiamano in causa. Al direttivo della Margherita, invece, do appuntamento nei prossimi giorni per altri “piccanti” episodi che la vedono coinvolta in pieno.
Massimo Mantovani
Consigliere Comunale
Forza Italia
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