L’ex assessore Pecci: “Si apra una discussione seria su cosa possano significare 150 appartamenti in social housing”
BASTIA UMBRA Area Franchi, dibattito aperto. Dopo l’attacco della Cgil (“ritardi incomprensibili, si dia l’avvio ai lavori”), arriva l’intervento dell’ex consigliere comunale Errigo Pecci, secondo cui “tutti esprimono un’opinione,ma si ha la sensazione che si dica tutto e il contrario di tutto, pur di marcare la posizione, mentre bisognerebbe ragionare sul merito del piano e sugli effetti della sua realizzazione”. Per l’esponente dei democratici (secondo cui bisognerebbe aprire un sondaggio tra i bastioli, su sottopasso di via Firenze e socialhousing),la maggioranza “si affretta a spiegare che tutto è pronto e che presto si parte, ma non si accorge che sostiene opere a cui si è opposta nel passato e sottace il dibattito sull’effettiva destinazione dell’area e sugli effetti che avrà sulla città. Non apre una discussione seria su cosa possano significare 150 appartamenti in social housinge su tanti dubbi che oggi presenta il progetto”. Ma anche le minoranze non sono esenti da colpe, visto che “da un lato votano contro in consiglio e dall’altro accusano la maggioranza di inerzia”, mentre le associazioni di categoria “sostengono la necessità di una rapida risoluzione dei problemi che tengono sospesi i lavori, ma questo significa sgomberare l’area dalle problematiche che la vincolano e quindi anche dall’azienda in cui attualmente lavorano almeno 35 maestranze. Ad oggi però – conclude Pecci – non si ha un piano concreto di delocalizzazione, un’area a Bastia Umbra dove spostare la officine meccaniche Franchi che ha in corso commesse importanti e dà lavoro a 35 famiglie”. Insomma, non c’è chiarezza sotto il cielo di Bastia Umbra. Tutt’altro.
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