Polemica dopo il consiglio
BASTIA UMBRA (a. g.) – Dalla segreteria bastiola dei Partito democratico giungono dichiarazioni sul deposito cauzionale richiesto per l’acqua e sull’operato del consiglio comunale sul caso Susta: “L’assemblea unica dell’Ati ha modificato il regolamento del servizio idrico a seguito delle lamentele dei cittadini, prevedendo l’esenzione dal pagamento della cauzione per gli utenti che hanno pagato regolarmente le bollette e una riduzione quasi totale per quelli economicamente più disagiati”. “Siamo soddisfatti – continuano dal Pd – per l’atto di responsabilità che ha compiuto l’Ati, anche se questa modifica accoglie solo parzialmente la nostra posizione, che è stata, da subito, fermamente contraria alla richiesta di cauzione. L’amministrazione Ansideri ha, per contro, tenuto una posizione poco ferma sulle istanze dei cittadini e ha avuto un comportamento poco efficace nel gestire la vicenda. Cogliamo l’occasione per ribadire la nostra posizione contraria a ogni forma di speculazione sulla gestione dell’acqua, che è e va considerata una risorsa di tutti, da non sottoporre al totale controllo privato”. Il partito cambia poi argomento, passando al problema-lavoro: “Per quanto riguarda il caso delle maestranze della Susta, invece, la massima assise, il 30 novembre, ha approvato all’unanimità una mozione, presentata dai gruppi di maggioranza, sulle azioni strategiche da perseguire per risolvere la situazione di difficoltà della filiera del tessile. Il gruppo consiliare piddino ha votato a favore, assumendo un atteggiamento coerente con la propria proposta politica, che è mirata a raggiungere due obiettivi: consolidare il sistema delle imprese locali, attraverso la messa a sistema dei fattori produttivi esistenti, e la promozione dell’innovazione, attraverso la ricerca di nuovi fattori di competitività. La mozione del Pd presentata in precedenza aveva lo stesso contenuto di quella approvata; ma è stata bocciata, nel precedente consiglio, da una maggioranza che conferma la sua indole demagogica, in un momento storico in cui il senso della responsabilità politica dovrebbe prevalere sulla ricerca del consenso”.
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