INFRASTRUTTURE Nasce il comitato popolare 
 
PERUGIA — Nell’infinito tormentone della Perugia-Ancona, non poteva mancare il comitato di protesta dei cittadini. Per ora sono soltanto in dodici e proveranno a chiedere che i lavori per l’arteria stradale che collega l’Umbria alle Marche riprendano al più presto. E sono pronti, a breve termine, anche a mettere in piedi blocchi stradali.
«Questa ipotesi non è affatto da escludere» dice una dei portavoce, Luciano Passeri.
Ieri mattina il comitato si è presentato ufficialmente alla sala della Partecipazione della Provincia: ne fanno parte cittadini di Valfabbrica, Pianello, Gubbio, Gualdo, Assisi, Bastia. Con l’obiettivo dichiarato di tirar dentro all’operazione anche i confinanti comuni marchigiani.
Ma, sopratutto, l’intento dei rappresentanti del comitato è di coinvolgere sindacati, istituzioni e perché no associazioni imprenditoriali nella lunga vicenda della Perugia-Ancona.
«Vogliamo finalmente sapere se la Regione (nella foto l’assessore alle infrastrutture, Giuseppe Mascio) ha intenzione di portare a termine l’opera — sentenzia Francesco Fratellini, un altro dei portavoce — Opera strategica, inutile ricordarlo. Rappresenta uno dei collegamenti principali con l’Adriatico, per lo sviluppo turistico e commerciale delle due regioni. Senza dimenticare l’importanza che riveste anche per l’aeroporto di Sant’Egidio».
Ma perchè l’idea del comitato per la superstrada Perugia-Ancona?
«E’ la gente che lo ha voluto — ha ribadito Fratellini — che ci ha chiesto di mettere insieme le forze per far sentire anche la nostra voce».
Nella settimana che sta per iniziare si svolgerà la prima riunione del comitato, che deciderà un calendario di incontri e soprattutto quali azioni mettere in campo. Tra cui quella del possibile blocco stradale.
«Ci sono rilevanti preoccupazioni per il proseguimento dei lavori — hanno aggiunto i rappresentanti del comitato — soprattutto per quello che riguarda le gallerie di Valfabbrica e Casacastalda (in località Picchiarella) in quanto la ditta appaltatrice, a causa di un contenzioso con l’Anas, ha di fatto interrotto le opere stradali a pochi metri dall’ultimazione della galleria stessa. A questo punto — hanno spiegato — si rischia di creare una situazione che rende vani gli ingenti sforzi sostenuti dalle finanze pubbliche, creando una ulteriore cattedrale nel deserto. E al grave danno economico, si aggiunge anche quello ambientale ed acustico che i cittadini da anni stanno sopportando a causa del costante incremento del traffico, in particolare di quello pesante».
Sia Passeri che Fratellini, hanno ricordato che «il comitato sulla Perugia-Ancona è aperto a tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo per il raggiungimento dell’obiettivo». Insomma: «Fatevi sotto, le iscrizioni sono aperte».
Michele Nucci

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