Il coordinatore del Pd Capocchia
BASTIA UMBRA – Se non fosse per il malinteso, l’ennesimo, creatosi fra Liste Civiche e Partito Democratico, si potrebbe dire che la rottura fra Rosella Aristei e il centrosinistra non suoni come un addio di fatto. “Al tavolo di coloro che vorrebbero comporre una coalizione di maggioranza, sono stato io per primo a sollevare la discussione sulla presenza del leader delle Liste Civiche, da chiarire alla luce del già avvenuto annuncio di candidato e programma – ci tiene e precisare il coordinatore comunale, Roberto Capocchia – a quel punto tutti gli esponenti politici di centrosinistra hanno sposato l’ipotesi di presentarsi sotto il candidato unico Rosella Aristei, compresi alcuni esponenti del Pd a livello personale; e ribadisco, solo a livello personale. Il motivo di questo è molto semplice e riscontrabile. Il coordinamento piddino è composto da circa ottanta persone e è ovvio che la decisione va presa solo in seguito a un consulto di assemblea. Ma l’Aristei non ci ha dato modo di compiere questo ulteriore passaggio, svincolandomi dalla necessità di relazionare la possibile candidatura al coordinamento”. Come dire, sembra che il papabile rapporto tra Liste Civiche e Pd si sia incrinato sul nascere, almeno per ora e a sentire l’opinione del coordinatore Capocchia: “Non vedo alcuna possibilità di recuperare l’Aristei come possibile candidato sindaco del centrosinistra, in virtù delle sue dichiarazioni. Personalmente e politicamente rimango aperto al dialogo, ma il leader delle Liste Civiche e stata molto chiara e ha bacchettato il Pd come tutti i partiti che nella tornata del 2004 l’hanno sostenuta poi le hanno girato le spalle”. In effetti quattro anni e passa di parole al veleno non si cancellano in una riunione, ma di fronte al rischio (reale, molto reale) di perdere il municipio in molti si stanno adoperando per non
buttare anche il bambino insieme all’acqua sporca. E sulla possibilità di correre comunque insieme, il coordinatore piddino conclude: “Se l’Aristei avesse un ripensamento non porrei nessun veto”.
Alberta Gattucci
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