Si scatena la polemica sulle modalità della riqualificazione. Il Pd invita la giunta a fare in fretta-“E’ arrivata l’ora di passare dai proclami ai fatti
BASTIA UMBRA – “E’ ora di passare dai proclami ai fatti, Bastia non può più aspettare”. Il monito giunge dal Partito democratico, che preso atto dell’intenzione recentemente manifestata in una nota ufficiale dall’assessore Luca Livieri di “riqualificare e razionalizzare il patrimonio edilizio esistente” a partire dalle stalle dismesse, ha depositato in questi giorni due mozioni condivise da tutti i partiti della coalizione per “sollecitare la giunta ad affrontare in tempi brevi la questione delle stalle”. A più di due anni di distanza dalla cessazione delle attività zootecniche nel territorio gli allevamenti tornano dunque al centro del dibattito e dell’azione politica. Se da una parte, infatti, la giunta ha avviato un attento lavoro di ricognizione sulle aree delle stalle per recuperare i volumi dismessi incentivando la predisposizione di nuove attività economiche, l’opposizione è pronta a portare la questione in consiglio comunale chiedendo da una parte la “disciplina urbanistica delle stalle già individuate e dismesse da alcuni anni tesa a consentire un risanamento ambientale e un recupero urbanistico basato su tempi, metodi e criteri certi”,e dall’altra proponendo la “modifica al Regolamento di igiene, ove si prevedono i termini ai quali attenersi per il reinserimento di allevamenti” e l’approvazione della “delibera quadro, peraltro già presente nei cassetti comunali, ove si dia la possibilità agli allevatori che cessino l’attività, di recuperare i volumi in armonia ed equilibrio con l’esistente”. In particolare, se il titolo X dell’attuale regolamento prevede che agli allevamenti zootecnici esistenti regolarmente autorizzati “non si applicano le distanze” da abitazioni, centri abitati e via dicendo fissate dal regolamento stesso, la modifica chiede che invece gli allevamenti si adeguino ai regolamenti “nei limiti massimi di dodici mesi”.L’altra consistente e sostanziale modifica intende invece aggiungere due interi capitoli, uno relativo alla tutela ambientale dai pericoli derivanti dalla presenza di amianto e l’altro alla regolamentazione territoriale per l’installazione di impianti di produzione di energia a biomasse e biogas.
di Sara Caponi
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