La vittima, un commerciante ambulante di Bastia, era a una festa. Gli investigatori della Mobile sulle tracce dei pusher
La corsa degli amici all’ospedale, ma per l’uomo non c’era più niente da fare

di LUCA FIORUCCI
BASTIA UMBRA – Quando è arrivato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia era già privo di vita. Morto, stroncato, sembrerebbe, da una dose letale di eroina e cocaina. Un mix che in gergo viene chiamato “speed ball”.
Gli amici che erano con lui hanno fatto un ultimo disperato tentativo di salvarlo, portandolo direttamente in ospedale, ma non c’è stato niente da fare. Probabilmente, quando lo hanno trovato nel suo furgone, era già morto.
L’episodio si è verificato nella notte tra domenica e lunedì. La vittima, un 37enne commerciante ambulante di Bastia Umbra, si trovava a San Terenziano, ad una serata tra amici.
Probabilmente l’uomo si è appartato nel suo furgone e lì lo hanno trovato gli amici, insospettiti per la sua assenza. Quindi il tentativo di soccorrerlo e la corsa verso il nosocomio.
Dalle testimonianze raccolte e dai primi accertamenti si è arrivati a ricostruire che il 37enne, prima di sentirsi male, abbia assunto sostanze stupefacenti. Sembra, appunto, eroina e cocaina. Ma sarà l’autopsia affidata alla dottoressa Laura Paglicci Reattelli a definire con esattezza quanto accaduto e se la causa del decesso sia da attribuire inequivocabilmente all’assunzione di droga.
Allo stesso tempo gli investigatori della squadra mobile di Perugia sono al lavoro per risalire a chi possa aver ceduto la dose che, come sembra plausibile, si è rivelata poi letale per il commerciante.
Possibile che si sia trattato di una dose con droga tagliata male, e quindi potenzialmente potrebbe esserci il rischio anche per altri assuntori, oppure che il fisico del 37enne non abbia retto. Al momento, come detto, si tratta di ipotesi che indagini, da un lato, e gli accertamenti del medico legale potranno confermare o smentire.
Si tratterebbe del secondo decesso per stupefacenti dall’inizio dell’anno. La prima vittima dell’anno si era verificata il 3 gennaio, a Perugia. Nella zona di Porta Pesa, a un passo dal centro storico, vive un 40enne infermiere. Aveva avuto un passato segnato dall’uso di stupefacenti.
Da alcuni giorni di lui nessuno aveva più saputo niente. Un suo amico era andato a cercarlo a casa. Alla porta nessuna risposta, era quindi entrato da una finestrella rimasta aperta, trovandolo cadavere, disteso sul letto. Vicino una bustina con della polvere bianca, risultata poi droga.

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