Il capitano del Bastia Battistelli però avverte dopo il ko di San Marco: “Reagiamo, altrimenti saranno guai”. Difesa sotto processo

BASTIA UMBRA – La perfezione non è di questo mondo e se mai ci fosse, si raggiungerebbe solo con il tempo e solamente attraverso continue prove. E’ quanto sperano a questo punto i tifosi del Bastia, soprattutto dopo la gara persa in casa della brillante San Marco Juventina di Paolo Flamini. E’ poco piaciuta la squadra nel complesso e sul banco degli imputati, la gente ha fatto salire l’intero pacchetto difensivo (escluso il portiere Stefano Tajolini), apparso pasticcione, impreciso e poco puntuale nelle chiusure. Qualcuno a fme gara si è sforzato in alcuni difficili esercizi di ottimismo, chiamando in causa la cabala, la tradizione particolarmente negativa che accompagna il Bastia da un po’ di stagioni sempre sconfitto nella partita di esordio. La verità è una soltanto: la delusione per il mancato risultato positivo era tanta e facilmente visibile nei volti cupi della dirigenza al seguito e in quelli dei giocatori. “Siamo caduti malamente ma per favore non cominciamo a lavorare di fantasia negativa – invita il capitano Michele Battistelli -, restiamo uniti e speriamo di rialzarci più presto possibile. Noi per primi sappiamo che la nostra partita è stata giocata molto al di sotto delle nostre possibilità. Dopo un buono avvio siamo andati gradualmente in difficoltà e a tutt’oggi non so spiegarmi i motivi. Il manto sintetico non ci ha certamente agevolati, alcuni nostri meccanismi sono venuti meno e poi abbiamo commesso troppi, tanti errori che solitamente non commettiamo. La speranza a questo punto – conclude Battsitelli – è che si sia trattato di una giornata storta, altrimenti per noi in questa stagione saranno guai seri”. Giusta e molto chiara l’analisi di Battistelli da vero leader. Infatti, la squadra vista contro la San Marco Juventina, ha sollevato di colpo più dubbi che certezze.”E’ vero – conferma uno sconsolato Danilo Moroni -, è da ieri sera che un po’ tutti noi ci stiamo per così dire leccandoci le ferite. I nostri giocatori hanno commesso dei banalissimi errori, clamoroso poi quello che ha provocato il giusto calcio di rigore. Come impegno credo che ci sia poco da imputare. Sono mancati anche sul piano dell’esperienza e della personalità: a pochi minuti dal termine Fuori casa bisogna sapersi accontentare invece di andare tutti avanti allo sbaraglio e farsi trovare impreparati nelle loro Ficcanti ripartenze”.
Leonello Carloni

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