Il sindaco Lungarotti, il Presidente del consiglio e l’assessore alle finanze, si dichiarano sorpresi del fatto che il consuntivo del bilancio 2023 non sia stato votato dal nostro gruppo. In un lungo comunicato in cui danno risalto al loro senso di responsabilità ci accusano di “..mettere in minoranza l’amministrazione per mero scopo propagandistico”, ma tacciono sui motivi che hanno portato al nostro voto contrario.

Non esiste nessuno scopo propagandistico da parte nostra, mentre esiste una evidente incapacità di gestire la politica delle cose. In primo luogo, in aula erano assenti giustificati, (quindi cosa risaputa) due consiglieri di maggioranza, ma nessuno si è preoccupato di coinvolgere il nostro gruppo che avendo da tempo annunciato l’appoggio esterno, era indispensabile sia per garantire il numero legale che per approvare i punti proposti all’ordine del giorno. Sarebbe bastato un semplice confronto tra capigruppo, prima della convocazione del consiglio comunale per tenere l’ultima seduta della consiliatura senza scossoni, anziché comportarsi come il “Marchese del Grillo” o da “dilettanti allo sbaraglio”.

Evidentemente neanche quanto accaduto negli ultimi consigli comunali, con mancanza del numero legale e atti approvati con il parere contrario della giunta, è servito a far capire al Sindaco che la politica ha un ruolo importante nell’azione amministrativa e che senza i numeri non si governa. Quindi è fondamentale condividere ed ascoltare. Non esistono atti dovuti se non condivisi, altrimenti per amministrare un comune non servirebbero i consiglieri comunali eletti dai cittadini, ma basterebbe un direttivo di nomina statale.

Respingiamo quindi i ragionamenti propagandistici del comunicato e ricordiamo che il Sindaco Lungarotti si è messa in minoranza da sola, non essendo in grado di gestire politicamente una maggioranza alla quale si è quasi sempre rivolta per far ratificare le proprie scelte, agendo in maniera autoreferenziale, senza mai ascoltare i nostri suggerimenti e le nostre osservazioni, convinta di trovarsi sempre e comunque dalla parte della ragione, rapportandosi più con i dirigenti del comune che con i consiglieri di maggioranza che avrebbero dovuto sostenere la sua azione.

Ridicolo poi sottolineare che la mancata approvazione del rendiconto abbia causato “il mancato ottenimento del premio di produzione ai dipendenti”. La stessa cosa si è verificata l’anno scorso e non c’è stata nessuna sottolineatura.  L’anno scorso chi ha dato prova di “mancata conoscenza delle reali conseguenze della propria azione amministrativa”? Non era forse Lungarotti il Sindaco e non era sempre lo stesso assessore?

I fatti parlano da soli caro sindaco e stanno sotto gli occhi di tutti. Se chi sta in politica non è in grado di incidere positivamente sull’andamento ordinario della cosa pubblica è meglio si dedichi ad altro e lasci perdere gli “attributi” che sono più consoni ad altri argomenti e non serve invocarli a 40 giorni dal voto.

E’ evidente tentativo del Sindaco Lungarotti di cercare sempre e comunque un palcoscenico da cui pontificare con dichiarazioni, risibili, capziose, errate nella forma e nel merito, e ammantate dal solito populismo che non può costruire politiche serie, ma unicamente demagogia spicciola.

Riprendendo le parole di un politico del passato:  ‘La politica è altrove, noi vi aspetteremo là’.

Infine, vogliamo ricordare al PD che anziché biasimare (a chiacchiere) il sindaco che “rimane ancorata alla fascia” dovrebbe spiegare come mai tre mesi fa, dopo aver concordato con noi la presentazione di una mozione di sfiducia, al momento della firma per depositarla, i consiglieri si sono tirati indietro, lasciando la prof.ssa Lungarotti al suo posto fino al 9 giugno. Come mai?

Intergruppo

Gruppo consiliare Forza Italia (lista civica Forza Bastia)- Bastia Popolare

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