NUOVI IMPIANTI fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali. E’ quanto deciso dal Consiglio comunale che giugno ha approvato la concessione del diritto di superficie sui tetti di alcuni edifici comunali per la realizzazione di impianti fotovoltaici. La delibera è passata con i soli voti della maggioranza, la minoranza invece ha votato contro esprimendo qualche dubbio. La giunta è arrivata alla proposta definitiva, dopo aver bloccato l’agosto scorso l’ipotesi approvata nell’aprile 2009 dal precedente esecutivo che prevedeva la realizzazione in ‘leasing’ per impianti fotovoltaici.  Il provvedimento, ora operativo, prevede un bando di gara tra società per aggiudicarsi la progettazione dei nuovi impianti, la loro realizzazione e gestione. Il Comune non parteciperà con proprie risorse, ma incasserà un canone fisso annuo e una percentuale sull’energia elettrica prodotta e venduta per la cessione del diritto di superficie per 20 anni.  Gli edifici pubblici interessati — ha spiegato l’assessore Marcello Mantovani — sono il centro fieristico regionale (con oltre 13mila mq), la piscina, le scuole materna di via Pascoli e la primaria Fifi. La produzione di energia elettrica prevista sarà di circa 900 megavatt». 
 
 
Nazione-2010-06-04-Pag12

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  • Come inizio va bene, ma è necessario ampliare la possibilità di utilizzo di superfici atte allo scopo. Creare una commissione (se già c’è è meglio) per vagliare tutte le proposte e le eventuali richieste che provengono anche dai singoli cittadini, in modo che ognuno, dove è fattibile abbia la possibilità di crearsi in proprio una fonte di energia pulita sia per se stesso che in ricaduta per tutta la collettività.

  • Ho conosciuto un “tecnico istallatore” con ottime referenze, per quanto riguarda la capacità che gli compete in ambito “fotovoltaico”, ho scambiato opinioni in merito a impianti realizzati e realizzabili; Sicuramente utilizzare questa “tecnologia Pulita” ci fa onore, in particolare quando si usano grandi superfici, tale rapporto permette di ottimizzare la resa, in particolare quando non vengono investiti in prima persona cifre “importanti”. ( come ha proposto il Sindaco Ansideri) Però. il mio amico “Specialista e Tecnico”… si è lasciato scappare un apprezzamento che mi ha confuso… testuali parole: io al momento non li monto nella mia proprietà perchè la tecnologia oggi usata è diventata “vecchia e poco remunerativa” stanno sperimentando elementi più piccoli, meno invasivi e più potenti….e allora…???? forse è il caso di chiedere delucidazioni a Enti Preposti…??

  • Il problema non sono i materiali utilizzati, i quali sono giustamente in continua evoluzione e quindi basta adeguarsi, ma sono le autorizzazioni rilasciate mal volentieri anche quando i luoghi individuati per gli impianti sembrano idonei. Il sospetto è che troppo spesso le società che gantiscono questi tipi di servizi guardano molto ai loro interessi piuttosto che a quelli degli eventuali utenti, ovvero, più una famiglia consuma, meno possibilità ha di accedere ai finanziamenti, in quanto l’energia restituita è inferiore alle attese della società/gestore. Per noi che chiediamo la possibilità di avere questo tipo di servizio il problema è proprio l’abbattimento delle spese sostenute per il nostro consumo quotidiano. Inoltre se chi consuma molto e non attinge alla rete comune, credo che sia comunque un guadagno, poichè se tutti avessero questa possibilità, vi sarebbe meno richiesta di energia prodotta a caro prezzo

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