L’INCOERENZA DI BOGLIARI  


 


E’ di ieri la notizia che l’Amministrazione comunale intende installare le telecamere in Piazza Mazzini. Secondo quanto affermato dall’Assessore Tardioli,  prontamente allineato alla abituale politica degli annunci che contraddistingue da sempre l’attuale maggioranza, l’istallazione sarà operativa dall’inizio del prossimo anno, ma non risulta essere stato adottato nessun atto deliberativo che impegna il Comune alla relativa spesa di 30.000 euro.


La decisione da quanto si è appreso è stata adottata al fine di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini soprattutto dopo gli ultimi fatti di cronaca. Preme ricordare che la stessa Amministrazione comunale, per voce del Sindaco, aveva escluso in passato tale ipotesi per problemi di privacy. In tema di sicurezza Forza Italia, come tutti i partiti della casa delle libertà, sono favorevoli a qualsiasi iniziativa che possa tutelare sicurezza dei cittadini. Occorre però fare chiarezza fin da subito.


Contemporaneamente all’installazione di telecamere –  anche se funzionanti per ragioni di sicurezza – il Comune deve informare l’utenza sulla presenza delle telecamere con opportuni cartelli. Tali cartelli debbono essere ben visibili ed esplicativi della presenza delle telecamere. L’attività di videosorveglianza deve osservare delle cautele, seguendo costantemente il principio di proporzionalità tra mezzi impiegati e fini perseguiti.
Primariamente devono essere determinate esattamente le finalità perseguite prevedendo il trattamento dei dati avvenga secondo correttezza e per scopi determinati, espliciti e legittimi.
Occorre rispettare i principi di pertinenza e di non eccedenza, raccogliendo solo i dati strettamente necessari per il raggiungimento delle finalità perseguite, registrando le sole immagini indispensabili. Il Comune deve inoltre indicare il periodo di eventuale conservazione delle immagini, prima della loro cancellazione, e prevedere il loro mantenimento solo in relazione a illeciti che si siano verificati o ad indagini delle autorità giudiziarie o di polizia.


Altra fase importante è la designazione per iscritto di soggetti responsabili e incaricati del trattamento dei dati, i quali abbiano accesso esclusivo all’utilizzo degli impianti ed alla visione delle registrazioni.
È fondamentale che i dati raccolti per determinati fini  non possono essere utilizzati per finalità diverse o ulteriori e non possono essere diffusi o comunicati a terzi, salvo che per esigenze di polizia o di giustizia.


La localizzazione esatta delle telecamere nonché le modalità di ripresa in aderenza alle finalità che hanno suggerito l’installazione del sistema di videosorveglianza, dovranno avvenire nel rispetto dei principi fondamentali fissati dall’art. 9 legge 675/96, specie in ordine alla pertinenza e non eccedenza dei dati rispetto agli scopi perseguiti.


Altro aspetto concerne l’adozione in via preventiva di misure minime di sicurezza al fine di assicurare un corretto uso dei dati, evitando il rischio che gli stessi possano finire nella disponibilità di persone estranee alla struttura o comunque non autorizzate.


E’ essenziale infine che le telecamere una volta installate devono funzionare, non come quelle montate da tempo all’interno del Municipio e presso la sede dei Vigili Urbani che non hanno mai operato.


 


Antonio Bagnetti


Coordinatore Comunale Forza Italia Bastia U.


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