L’economia al femminile in costante crescita, mentre si rafforza il settore costruzioni
A Bastia Umbra si registra un aumento del numero delle imprese
BASTIA UMBRA – Tipologie aziendali, occupati, disoccupati; qual è la situazione economica che realmente appartiene alla Bastia Umbra di oggi? Innanzi tutto, a contare fino al secondo trimestre 2009, ci sono ben 2.083 imprese attive, 10 in più rispetto al 2008, 37 in più rispetto al 2007 e 73 in più rispetto al 2006. Il che dimostra un incremento delle attività che si svolgono sul comprensorio bastiolo, sebbene a questo punto vada precisato che le imprese attive fanno parte di una cifra sicuramente più considerevole che comprende le imprese iscritte. Queste, sempre considerando il periodo che arriva fino a giugno 2009, sono 2.455, 17 in più rispetto al 2008, 5 in meno rispetto al 2007 e 43 in più rispetto al 2006. In media, quindi, le imprese di Bastia Umbra registrano un aumento costante. In particolare, parliamo dei settori che si occupano di terziario e di distribuzione di servizi, come l’erogazione di energia elettrica, gas e acqua, ancora presente in piccola percentuale nel quadro generale, ma in continuo aumento. Stessa cosa può dirsi per l’intermediazione monetaria e finanziaria, tutto il mondo riguardante il parasanitario e quello che gira attorno ai servizi sociali. Un capitolo a parte lo vivono i settori delle costruzioni e delle attività immobiliari; il primo conta, almeno fino ai dati registrati fino a giugno 2009, 360 imprese attive, 9 in più rispetto al 2008, 27 in più rispetto al 2007 e 38 in più rispetto al 2006. Il secondo conta, a oggi, 261 imprese attive, 8 in più rispetto al 2008, 28 in più rispetto al 2007 e 48 in più rispetto al 2006. Ma le imprese artigiane? In questo caso siamo di fronte al processo contrario. A Bastia Umbra le imprese manifatturiere sono 221, a quanto si registra fino a giugno 2009, 9 in meno rispetto al 2008 e 23 in meno rispetto al 2007. Dato da mettere in relazione anche a un altro aspetto significativo: la classificazione delle imprese per società capitali, società di persone e imprese individuali. Sono proprio queste ultime a rappresentare la percentuale di tipologia aziendale maggiormente presente nel territorio bastiolo, in modo abbastanza costante nel tempo; per essere concreti, nel 2007 le imprese individuali erano 1.097, nel 2008 sono aumentate fino a essere 1.109 per arrivare a contarne 1.102 al mese di giugno 2009. Nel triennio preso in considerazione, si aggira intorno a 300 il numero delle società capitali e intorno a 500 quello relativo alle società di persone. Un focus lo merita l’impresa al femminile, in crescita costante dal 2007 a oggi, passando per un numero d’attività che da 517 è salita fino a 519 per raggiungere l’attuale cifra di 549 ditte. Uno sviluppo che risulta particolarmente evidente nel settore delle attività immobiliari. Il tutto, secondo quanto registrato, soprattutto, da Unioncamere, sebbene i dati sopra messi a confronto derivino da un progetto che l’Amministrazione comunale di Bastia Umbra sta predisponendo a beneficio dei cittadini. “Sono alcuni anni che Lorella Capezzali, dipendente pubblico del settore bilancio, sta compiendo, d’iniziativa propria, uno studio economico circa le flessioni che si verificano sul territorio” spiega l’assessore comunale allo sviluppo economico Francesco Fratellini “ed è su sua proposta che la Giunta ha ritenuto opportuna la prossima pubblicazione dei dati sul portale web del Comune di Bastia Umbra, in modo da consentire a tutti i cittadini, specie quelli che appartengono ai settori presi in considerazione, di monitorare la situazione economica in tempo quasi reale”. Questa iniziativa è stata di poco preceduta, temporaneamente parlando, dai dati che la Cgil ha elaborato e temporaneamente consegnato nelle mani dell’assessore regionale Mario Giovagnetti, nell’attesa di poterli rendere ufficiali. Da questi si registra la situazione degli attuali rapporti professionali in corso tra molti lavoratori del comprensorio e le relative aziende d’impiego, tramite un quadro aggiornato al settembre 2009. Da ricordare, i 42 lavoratori in licenziamento collettivo mobilità della Mignini-Petrini e i 92 della Susta, di recente oggetto delle cronache regionali.
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