BASTIA UMBRA – Sei arresti per sfruttamento della prostituzione e lavoro nero. E’ il bilancio di un’operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Perugia e dal nucleo provinciale della Guardia di Finanza, coordinati dal sostituto procuratore Nicola Miriano. Le manette sono scattate dopo l’irruzione in un locale di Bastia Umbra nella notte tra mercoledì e giovedì. Secondo quanto reso noto, il giro di prostituzione avrebbe riguardato diverse regioni del centro Italia più la Lombardia.



Operazione congiunta di carabinieri e Guardia di finanza


Lavoro nero e prostituzione, sei arresti in un night di Bastia


BASTIA UMBRA – Sfruttamento della prostituzione e e lavoro nero. Sono queste le accuse che hanno portato all’arresto di sei persone nella notte tra mercoledì e giovedì in seguito a un blitz in un noto locale di Bastia Umbra da carabinieri e Guardia di finanza coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Nicola Miriano
Secondo quanto reso noto dal sito telematico umbriajournal.com, le persone finite nei guai sarebbero tutte di origine campana. Uno di loro pare addirittura che fosse uno dei gestori del locale.
Al gruppo viene contestato lo sfruttamento di giovani donne dell’Est Europa, le quali non solo venivano fatte prostituire, ma anche lavorare nel locale senza il riconoscimento dei diritti del lavoro.
L’operazione nel corso della quale sono scattate le manette, è stata messa a punto, secondo quanto trapelato, la notte tra mercoledì e giovedì dai carabinieri del comando provinciale di Perugia e dal nucleo provinciale della Guardia di Finanza, con l’aiuto dei carabinieri di Assisi in collaborazione con l’Ispettorato del lavoro. A coordinare l’inchiesta il capo della procura di Perugia, Nicola Miriano. Secondo quanto reso noto, il giro di prostituzione non sarebbe stato limitato alla sola Umbria, ma avrebbe riguardato diverse regioni del centro Italia oltre alla Lombardia.
Dunque, l’asse in cui il gruppo operava, dovrebbe essere per l’appunto questo, ma con l’aggiunta della Campania, da dove proveniva l’intero “gruppo di imprenditori”. Pare che i clienti, pagato l’ingresso di 15 euro, potessero poi avere un “servizio” a parte dalle ragazze che vi lavoravano. Servizio che consisteva in un “balletto” nel privè, che – per la durata di quindici minuti – veniva fatto pagare 50 euro. I particolari nella conferenza stampa indetta per oggi in Procura alle 11,30.

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