L’operazione I carabinieri di Assisi e del Noe hanno denunciato una cittadina slovacca per rifiuti illegali
BASTIA UMBRA – La Guardia di finanza di Assisi ha scoperto a Bastia Umbra un’area di quasi 20mila metri quadri nella quale sono risultati interrati in maniera illecita circa 231 metri cubi di materiale inerte.
L’operazione è stata compiuta nel quadro dell’intensificazione delle attività di controllo economico del territorio, finalizzata alla prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, con la «preziosa collaborazione» di personale dell’ufficio tutela ambiente della Provincia di Perugia. Nell’area, interessata da operazioni di bonifica per la rimozione di contenitori di stoccaggio di idrocarburi, è stato rinvenuto vario materiale di risulta: pezzi di cemento armato, laterizi, tubi di plastica, sbarre di ferro, bancali di legno e carta, interrato ariempimento delle depressioni del terreno emerse a seguito della rimozione dei contenitori.
Le operazioni di smaltimento erano state affidate ad una società narnese il cui responsabile è stato segnalato dalla guardia di finanza alla procura della Repubblica di Perugia per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti. Per lo stesso motivo segnalato il responsabile della società proprietaria del terreno che rivestiva anche l’incarico di direttore dei lavori. Ai fini amministrativi una segnalazione è stata inoltrata al comune di Bastia Umbra per consentire il ripristino dello stato dei luoghi.
CARABINIERI
I carabinieri della Compagnia di Assisi e quelli del Nucleo operativo ecologico hanno effettuato controlli in abitazioni ove si sospettava lo smaltimento illegale di rifiuti speciali. A Bastiola sudi un autocarro parcheggiato erano state stoccate oltre una ventina di batterie al piombo con notevole rischio di inquinamento ambientale. I militari hanno denunciato per gestione di rifiuti speciali pericolosi non autorizzata una donna di origini slovacche 28 enne, già nota alle forze dell’ordine. Contestata anche l’occupazione abusiva di suolo pubblico.
II. M.

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  • Riguardo all’occupazione abusiva di suolo pubblico, vorrei segnalare il fenomeno per cui c’è gente che, solo per il motivo di confinare con un appezzamento di suolo pubblico o averlo dirimpetto casa, se ne appropria recintandolo, mettendo ombreggianti o siepi per escluderne la visione interna e poi attrezzarlo o piantumarlo con tutto quello che fa più comodo all’abusivo. Spiegatemi per quale ragione queste persone, senza averne titolo, hanno il diritto di fare tutto ciò e non si può utilizzare questo suolo per farne aree verdi con panchine per tutti oppure anche parcheggi o solo mantenerlo inoccupato e di libero calpestìo. Questa è una cosa che non riesco proprio a digerire.

  • @ SAM: sono pienamente d’accordo con lei, ma al tempo stesso è vero anche il contrario, noi che abitiamo in Via Norcia, ma più in generale, tutti coloro che abitano in una zona CO, da decenni hanno ceduto all’amministrazione comunale terreni da adibire a verde pubblico o per strade divenute di proprietà comunale solo sulla carta. Da allora non si è vista nemmeno l’ombra di un rappresentante della cosa pubblica (sx prima e dx ora), che abbia abbozzato una qualche iniziativa, risultato: il verde e le strade le dobbiamo tenere in ordine noi per non vedere il degrado e la sporcizia, eppure le tasse arrivano e le paghiamo puntualmente come in ogni altro luogo. Anzi, per noi erano stati stanziati pure dei soldi, dato che non abbiamo nemmeno l’acqua pubblica, sono puntualmente scomparsi, come dire oltre al danno c’è pure la beffa.

  • Giusto. Allora porta degli esempi e di sicuro chi di dovere interverra’

  • Non c’è bisogno di fare nomi perchè il fenomeno è diffusissimo da decenni a Bastia e si fa finta di nulla da parte delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute. Se ci fosse la volontà politica, la questione si risolverebbe perchè saprebbero benissimo dove andare a controllare. Talvolta si tratta di aree anche di una certa estensione, con veri e propri parchi giochi al loro interno, coltivazioni di ortaggi, piante da frutto e pure costruzioni in muratura che traspaiono nonostante gli ombreggianti. Ammetto che ci sono varie “gradazioni”: c’è chi fa un uso meno invasivo di questo spazio pubblico inutilizzato, ma ci sono casi di vero e proprio impossessamento. e

  • Questi non sono solo esempi, ma fatti documentati da delibere del consiglio comunale, pubbliche e visibili a tutti, basta andarli a leggere e si vedrà tutta la presa in giro di cui siamo stati bersaglio.
    In questa erano state deliberate le spese per Via Norcia.
    Delibera Numero: 57 – Data: 17/9/2009
    Servizio: BILANCIO E CONTABILITA’
    VARIAZIONI AL PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2009-2011, AL BILANCIO DI PREVISIONE 2009, AL BILANCIO PLURIENNALE 2009-2011, E ALLE PREVISIONI DI COMPETENZA E DI CASSA DEGLI AGGREGATI RILEVANTI AI FINI DEL PATTO DI STABILITA’ 2009-2011 – APPROVAZIONE
    In questa sono scomparse, non ci sono più nemmeno 3.500 euro per portarci l’acqua comunale, infatti abbiamo solo l’acqua del pozzo.
    Esecutiva dal: 22/9/2009 – [T] Testo integrale C.C. n.57PROGRAMMA TRIENNALE OPERE PUBBLICHE 2012-2014
    Approvato con DCC n° 67 del 29.12.2011 – Aggiornato con DCC n° 37 del 31.05.2012 e DCC n° 45 del 26.06.2012.
    Questa è la politica fatta da qualunquisti e, come dicevano gli indiani, da persone con la lingua biforcuta.

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