II capitano Claudio Neroni: consapevoli dei disagi, bisogna rimboccarci le maniche


Una parte deI rione non condivide le critiche all’amministrazione


BASTIA – Dopo la pubblicazione domenica scorsa sul Giornale dell’Umbria delle critiche, accese e sentite, avanzate da un gruppo di ragazzi di Bastia del rione San Rocco, in merito alla diversa destinazione che l’amministrazione comunale, contravvenendo a quanto stabilito in un progetto approvato a giugno in consiglio, ha scelto di dare al rione dei verdi per la festa di San Michele Arcangelo, si è innescata una serie di reazioni a catena che hanno interessato prima di tutto l’amministrazione comunale, che ha chiesto al capitano del san Rocco Claudio Neroni spiegazioni su quanto è stato dichiarato da alcuni sanrocchini ed è stato poi scritto nell’articolo. Il capitano del rione ha inviato al Giornale dell’Umbria una lettera di replica alle affermazioni rilasciate da alcuni ragazzi del rione in cui ha voluto puntualizzare le sue ragioni e spiegare il perché e l’origine di posizioni così contrastanti. Di seguito, pubblichiamo per intero la lettera di replica. “Mi sento in dovere come capitano del rione San Rocco di replicare a quanto scritto la scorsa domenica sul Giornale dell’Umbria circa i nostri rapporti conflittuali nei confronti dell’Amministrazione Comunale. E’ indubbia – spiega il capitano la situazione difficile in cui ci troviamo a lavorare quest’anno per la realizzazione dei carri, ma questo non può essere un pretesto solo per attaccare. Da più di due mesi sto lavorando insieme all’Ente e all’Amministrazione per trovare una soluzione temporanea, data l’impossibilità di utilizzare il capannone nell’ex tabacchificio in viale Giontella. Il
dialogo è stato continuo e in pieno equilibrio. Le parole di sfogo riportate nell’articolo sono frutto di un acceso malcontento di alcuni, che non rispondono in pieno alle idee di un intero Rione. La generalizzazione nel titolo infatti “I Sanrocchini contro il Comune” è assolutamente inappropriata perché uniformizza un’opinione troppo particolareggiata e personale, soprattutto nelle dichiarazioni dirette sull’operato politico dell’Amministrazione e nei riferimenti agli altri rioni. Non vedo alcuna volontà di infierire direttamente contro di noi, né tanto meno di danneggiarci a tutti i costi. Comprendo l’amarezza di molti rionali nel dover accettare questa collocazione, ma ci troviamo in un momento di emergenza e come tale deve essere preso. Mi auguro che tutti comprendano l’importanza di adeguarsi, mantenendo forte lo spirito e non cercando piuttosto di “sabotare” anche solo a parole quanto fatto. Nessuno `ha deposto le armi’, c’è la volontà da parte mia e dell’ente di continuare ad affrontare questo problema fino in fondo, senza ipocrisie o falsità nei rapporti con l’Amministrazione”.

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