Lettera di Giuliano Monacchia alla Giunta comunale: “Così si modifica il microclima del quartiere”


 IL NEMICO PUBBLICO È IL PINO PINEA
Poco ossigeno e niente ombra mentre traffico e inquinamento aumentano


ANDREA FRAU
BASTIA


É giusto abbattere delle piante secolari in nome di una migliore visibilità? Questa la domanda che pone alla Giunta bastiola Giuliano Monacchia, presidente dell’associazione “Il muro degli orti”, che contesta il modus operandi di sviluppo della nuova viabilità cittadina. “Migliorare la viabilità è una buona cosa, é ormai provato che le rotatorie sono la risoluzione a molti problemi e ben venga questo tipo di scelta – spiega Monacchia
– l’amministrazione ha programmato di realizzare prossimamente molte rotatorie, alcune necessarie e determinanti, altre di secondaria importanza. Si sta realizzando la rotatoria in fondo al viale Umbria a fianco della Torre dell’Acquedotto, si sta sconvolgendo tutta la zona, si stanno radendo al suolo 30-36 piante di Pino di alto fusto di circa 50 anni che maestosi corniciavano tutta la viabilità esistente”.
Monacchia denuncia anche il silenzio delle forze politiche più sensibili alle questioni ambientali. “Di quanto si sta facendo, – continua Monacchia – nessuno ne parla, nessuno piange per l’eliminazione di tante piante pregiate, a tutti la cosa rimane indifferente, i Verdi, gli Ambientalisti, sono scomparsi, si sono arresi al potere. Ho assistito impotente al taglio di alcuni pini, sentire lo stridio delle motoseghe azione, il crepitio violento dei rami che tagliati precipitavano a terra rovinosamente, tanta distruzione mi ha amareggiato, un tremendo magone mi impediva di urlare la rabbia, che aumentava con l’aumentare dei tronchi che venivano tagliati. Una strana sensazione aleggia nell’aria, come se il pino sia diventato il nemico da abbattere ed eliminare totalmente dall’ambiente.
E pensare che fin dall’antichità era considerato e amato da tutti. Sicuramente, il Pino Pinèa, all’interno di spazi urbani crea qualche problema, primo dei quali sono le radici superficiali che dissestano marciapiedi e l’asfalto delle strade intorno, poi le foglie aghiformi intasano le fogne e le gronde delle case costante nei pressi, per il resto è tutto positivo”.
“In cantiere – conclude Monacchia – hanno rassicurato i residenti che tutti i Pini verranno sostituiti con piante meno invasive, (Tigli, Lecci Platani) la cosa che mi preoccupa é quanto veramente verrà realizzato, visto il cattivo gusto dimostrato nella scelta dell’arredo, dei fiori & piante utilizzati nelle rotatone e viabilità del nostro comune. L’Evento che risulterà di più immediata sensazione, sarà il cambio repentino del microclima che per decenni si era formato e veniva percepito dagli abitanti, prima dell’espianto dei Pini , imponenti e vitali , ora con alberelli spauriti che per moltissimi anni non daranno nessun aiuto all’ambiente, poco ossigeno e niente ombra, nell’attesa che crescano, mentre traffico e inquinamento scorrerà velocemente e tranquillamente tutto intorno”.

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