Il caso Il monumento è circondato da erbacce che favoriscono la presenza di bisce e serpi
di ELISA FALCHETTI
ASSISI – Bellissimo lo spettacolo che si gode dalla Rocca Maggiore di Assisi, si domina con lo sguardo tutta la pianura e la città, una vista unica, ma qualcosa “stona” con l’affascinante paesaggio. Impossibile infatti non notare che sarebbe necessarie una maggiore attenzione e cura degli spazi a ridosso dell’imponente fortezza medievale.Il monumento gode di un’ambientazione piuttosto suggestiva, arroccato com’è sul cosiddetto “Colle del Paradiso” e circondato da una fitta vegetazione, un bene che va tutelato e salvaguardato, ma che, se trascurato, rischia in questo periodo dell’anno di diventare un “problema”, soprattutto per chi sceglie di salire alla Rocca per sentieri alternativi piuttosto che per la strada principale, di minore impatto visivo.Se da una parte la bella stagione e una vegetazione “ lasciata al naturale”, non fanno che arricchire il quadro che si può godere dalla fortezza, dall’altra possono favorire la presenza di ospiti indesiderati come bisce e piccole serpi. Un problema già presentatosi lo scorso anno, quando si rese necessario rivolgersi ai Vigili del fuoco per “liberarsi” di una serpe “al fresco” nel cunicolo di collegamento,suggestivo passaggio fra il corpo centrale della Rocca e la Torre Poligonale. Niente di grave quindi, solo un po’ di paura. Imprevisti che possono verificarsi quando ci si trova “in campagna” ma che si potrebbero facilmente evitare. Basterebbe non farsi trovare impreparati all’arrivo del caldo e curare le aree e la vegetazione, a volte “troppo rigogliosa”,lungo il perimetro esterno della fortezza (gli spazi interni godono invece di altra manutenzione),soprattutto se si considera che molti turisti scelgono questi spazi “verdi” per sedersi,riposarsi, godersi il sole e il panorama.
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