Secondo i carabinieri l’episodio potrebbe nascondere particolari inquietanti


BASTIA – Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri di Assisi sul regolamento di conti tra bande rivali avvenuto martedì pomeriggio a Bastia Umbra. Secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri sembrerebbe che la lite sia scoppiata per ragioni legate a fatti di estorsione. Si è trattato di un episodio cruento durante il quale una persona è rimasta ferita a colpi di coltello. L’uomo, secondo quanto appreso dal comando di Assisi, è stato soccorso e portato in ospedale e ne avrà per quindici giorni. Il blitz, che ha richiesto l’intervento di circa trenta militari e 14 mezzi, è scattato attorno alle 18 di mercoledì pomeriggio.
Secondo i militari tuttavia non si è trattato di un semplice regolamento di conti tra bande rivali. Dietro questa vicenda ci sarebbero anche altri risvolti molto importanti. Non si conoscono al momento altri particolari delle indagini. Tutto è rimasto fermo a sette persone – fra cui una donna – denunciate, quattro per ingresso clandestino e tre per lesioni gravi, un arrestato per estorsione e quattro ricercati.
“Stiamo ancora lavorando – afferma il tenente Florindo Rosa, comandante della compagnia di Assisi – ma contiamo al più presto di chiudere il cerchio intorno a questa vicenda che si è rivelata più complessa ed articolata del previsto”. Indagini e perquisizioni a tappeto sono state, infatti, effettuate per tutta la giornata di ieri da parte dei carabinieri.
Non si è trattato, tuttavia, di un lavoro facile. Per organizzare il blitz, i carabinieri hanno infatti pattugliato per quasi tutto il giorno le zone del centro di Bastia alla ricerca dei protagonisti della rissa scoppiata il giorno prima in pieno centro storico. In particolare i carabinieri stavano cercando l’arma con la quale il rumeno è stato ferito durante l’episodio di violenza. Secondo indiscrezioni sarebbe stato lui stesso a fornire agli inquirenti, coordinati dal pm Manuela Comodi, tutti i particolari per risalire ai suoi aggressori.

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