Calendimaggio Voglia di voltare pagina dopo gli strascichi polemici registrati durante la 56esima edizione
Per la nobilissima c’è Valeria Pacetta. Riconfermato Berretti per la magnifica
di SILVIA BARTOCCI FONTANA
ASSISI – Rinnovati i consigli, rinnovati i priori, ma rinnovati soprattutto gli intenti.
Il Calendimaggio è festa d’amore e d’amicizia, il tempo del rancore sembra è giunto al termine e c’è voglia di tornare ai ritmi e ai modi della sfida cortese, che malgrado poche parentesi nere, in 56 edizioni ha lasciato in eredità un inestimabile patrimonio di produzione letteraria poetica e culturale, espressione del valore di tutti i partaioli, vanto di un’intera città. La voglia di appianare i contrasti, chiudere i sospesi e voltare pagina, si è intrecciata con il rinnovo dei consigli di Parte e dei vertici. In casa nobilissima, per la prima volta nella storia di entrambe le parti, il primo classificato nelle preferenze dei partaioli è diventato priore. La prima eletta dal popolo è stata infatti confermata nella fiducia anche dal consiglio che l’ha nominata priore maggiore. Giovanissima, meno di 30 anni, con una lunga militanza da partaiola, e gli ultimi anni da consigliera, Valeria Pecetta riceve l’eredità pesante lasciata da 3 anni di sconfitte e dagli eventi della scorsa edizione e si avvia al tavolo della pace promosso dal sindaco Ricci per il 2 novembre. Dalla parte opposta siederà il rieletto priore de sotto Delfo Berretti. Con un plebiscito e 10 minuti consecutivi di applausi ininterrotti, il nuovo consiglio magnifico lo ha rieletto priore maggiore per il decimo anno consecutivo. Lui raccoglie invece la ricca eredità di tre vittorie a fila che, unite all’esperienza di 9 anni da priore, 9 da gran cancellario e 6 da priore ai cortei, gli sono valse la definizione di gigante. Adesso al “gigante” e alla “ragazza” la sfida più difficile: raccogliere i “coc – ci”dell’edizione 2010 e riportare l’armonia tra le parti. Il tavolo della pace indetto dal sindaco per il 2 novembre, che esprime l’in – tento dell’Amministrazione di recuperare i valori più nobili della sfida cortese in vista anche del riconoscimento della festa a patrimonio immateriale dell’umanità, si pone come fondamentale sostegno alla volontà di dialogo. Un’esigenza sentita dai partaioli di entrambi gli schieramenti e raccolta dal priore Beretti che ha invitato ad un incontro informale il 24 ottobre, i vertici de Sopra.
Non si è fatta attendere la risposta dei mammoni, che a distanza di pochi giorni, hanno ufficializzato la medesima volontà di seppellire l’ascia di guerra in un comunicato pubblicato sulla stampa il 29 ottobre.
Nobilissima e Magnifica hanno dichiarato gli intenti di pace: nell’arco di cinque giorni. Adesso tutti auspicano medesimi tempi brevi per la formalizzazione di una ritrovata e duratura armonia.

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