La Tari 2018 a Bastia Umbra aumenterà mediamente del 9,8%, ma non per responsabilità dell’amministrazione comunale.

Il sistema regionale per lo smaltimento dei rifiuti non funziona in maniera ottimale e fino ad oggi ha guardato più a riempire le discariche piuttosto che investire in tecnologie moderne in grado di valorizzare i rifiuti e migliorare la raccolta.

La causa dell’aumento della Tari, non solo a Bastia Umbra va ricercata proprio in questi comportamenti che hanno mandato in crisi il sistema regionale di smaltimento e costringendo il gestore del servizio a portare i rifiuti fuori dall’Umbria. Peraltro l’Assemblea dei Sindaci è riuscita a contenere l’importo dell’aumento, in quanto non ha accolto le richieste di extra-costi avanzate dal gestore al quale è stato riconosciuto solo il 15% circa delle richieste.

Da sottolineare che in tale contesto il livello della Tari a Bastia Umbra è tra i più bassi dei comuni con popolazione sopra a 20 mila abitanti.

Il sistema della raccolta differenziata nel nostro Comune ha seguito una evoluzione costante consentendo di conseguire il risultato migliore (70% a fine 2017) tra i comuni con popolazione superiore a 20 mila abitanti. Non è un caso che tutte le amministrazioni municipali umbre che hanno voluto migliorare la raccolta differenziata hanno scelto di adottare il sistema messo in campo a Bastia già nel 2013. Il sistema del ‘porta a porta spinto’ con i mastelli ora viene praticato nella maggior parte dei comuni in sostituzione dei cassonetti.

“Le critiche del Pd manifestate nei giorni scorsi – rileva l’Assessore Francesco Fratellini – non hanno alcun fondamento. Ascoltiamo sempre i cittadini e cerchiamo di risolvere le criticità che di volta in volta si presentano, senza dover fare passi indietro nei sistemi di raccolta adottati. Anzi, intendiamo fare altri passi avanti, come la sperimentazione delle Isole Ecologiche Automatiche, che, se daranno i riscontri previsti, permetteranno di migliorare il servizio e nel tempo anche di ridurre i costi”.

Il PD di Bastia Umbra, anziché ricercare i motivi di contestazione, dovrebbe cercare di fare squadra in Consiglio comunale per sostenere gli interessi dei cittadini le ragioni della cittadinanza che sta facendo sforzi encomiabili per centrare tutti gli obiettivi nel sistema di raccolta differenziata. Un fronte comunale condiviso potrebbe indurre coloro che amministrano la Regione  a lavorare con determinazione e tempi certi per dotare l’Umbria  di un sistema dei rifiuti moderno,  abbandonando il sistema delle discariche, e in grado di chiudere il ciclo di valorizzazione dei rifiuti in maniera stabile.

E’ da evidenziare il risultato raggiunto dal Comune di Bastia Umbra che nel 2017 è stato inserito tra i Comuni “Ricicloni” da Legambiente risultando il primo nell’ambito territoriale di appartenenza. La classifica di Legambiente:

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