La difesa del “ punto di nascita” dell’ospedale di Assisi ha preso oggi una nuova forma con la conferenza stampa e l’occupazione simbolica del Consiglio Regionale da parte del Comune di Assisi, sostenuto da altri Comuni, Associazioni, Pro Loco, cittadini. La scrivente, come cittadina del territorio, come vice Sindaco del Comune di Bastia U. e  come rappresentante della Lista Civica, ha inteso sostenere con forza il cammino intrapreso dal Sindaco Claudio Ricci avendo conoscenza delle modalità di maturazione delle scelte della Regione già da vari anni. In particolare, come Lista civica dal 2004, in rappresentanza di cittadini e non legata a partiti,  intendo rispondere all’intervento del segretario del PD bastiolo Vannio Brozzi che tenta di difendere le scelte regionali con i numeri: a suo parere troppo basse le nascite e pertanto è doveroso  chiudere il punto nascita. Occorre ricordargli che gli attuali numeri, in discesa nei confronti degli anni d’oro, sono la diretta conseguenza delle scelte regionali definite solo nelle stanze del potere, ossia del trasferimento del primario di ginecologia e della mancata nomina di altro responsabile del reparto da vari anni. E’ sempre la Regione la causa di questi risultati ed ora la stessa  intende usare i suoi risultati negativi per decidere di risparmiare su Assisi. La solita logica della politica che in forme mai trasparenti prepara le proprie azioni che i cittadini devono solo subire. E’ tempo di cambiare modo di fare politica, i cittadini ultimamente hanno dato segnali chiari che non ne possono più! “ La vera ed effettiva razionalizzazione” che Brozzi cita, deve essere fatta, ma in altri modi: evitare gli sperperi in diversi settori: numero eccessivo dei primari e dei mega-dirigenti, mantenimento dei mega-uffici,   indennità aggiuntive a titolari di mega stipendi…Questo vogliono i cittadini, accanto a trasparenza, informazione, coinvolgimento, scelte etiche per il bene comune e non per la casta. La razionalizzazione è in funzione di due forti elementi: meriti degli operatori e e bisogni dei cittadini.

LISTA CIVICA ROSELLA ARISTEI

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  • Ancora una volta chi ha contribuito a creare questo marasma della sanità in Umbria, con inquisiti a vario titolo “fanno corporazione” per chiudere le inchieste in corso e nel contempo si vogliono ergere a giudici (leggi Brozzi)insindacabili su una realtà – sempre fiore all’occhiello di massima efficenza e validità. Non si può più assistere alla tracotanza spocchiosa di questa sx, che vuole governare l’Italia a dispetto degli italiani!

  • Le chiacchiere stanno a zero, l’ospedale di Assisi è solo uno spreco di risorse, tanto è vero che, in presenza di patologie un po’ più gravi di un’influenza o di una polmonite, è necessario trasportare i malati in strutture più attrezzate. Vista anche la gran massa di turisti, sarebbe opportuno fare un centro di pronto soccorso altamente qualificato.

  • Zeppavagone realizzerà un nuovo ospedale a Bastia appena diverrà il nuovo SINDACO.

    Allora io spero di non AMMALARMI MAI !!!

    Ah, ah, ah !

  • con gli ospedali di perugia e foligno a due passi tenere in piedi assisi è semplicemente buttare dalla finestra i soldi dei contribuenti… ma chi va ad assisi a farsi operare?… scusate ma maternità oggi vuol dire avanguardia, neonatologia, e servizi 24h x il parto in epidurale… ho sentito delle storie di parti modello vacca nella stalla… nn facciamoci infinocchiare come al solito da chi tanto , il proprio fondoschiena se lo fa curare nei punti d’eccellenza, quelli veri!

  • @ freghina,
    Il punto è che la scelta di chiudere l’ospedale di Assisi la Regione l’ha fatta tempo addietro non nominando il sostituto del primario di Ginecologia e non investendo (basta guardare alcune attrezzature ed il parcheggio).

  • Se è per questo caro sig. freghina io ci sono nato ad Assisi mi ci sono curato ad Assisi e mi ci sono pure operato ad Assisi e sono vivo e vegeto senza nessun problema!! invece di dire sempre le solite storielle che Assisi non vale niente si sbagliano ad ingessarti gl’arti ecc.. pensate a quello che vuol dire non avere un pronto soccorso con 2 miolioni di turisti che visitano il compensorio, andare al pronto soccorso a Perugia o Foligno dove sei un numero e se va bene ti visitano dopo 3 ore (esperienza personale) non dite sempre le cose più scontate pensateci!! e tanto per essere precisi sia a foligno che a Perugia si sino registrati problemi come infezioni post parto o post operatorio quindi come vedete tutto mondo è paese!!!

  • le storielle sull’ospedale di Assisi le hanno insegnate a Perugia

  • @ma: in effetti quando ho avuto bisogno del pronto soccorso sono stati bravissima a trasortarmi a perugia x fare la tac… ottimi autisti.

  • @nn,
    il problema dell’ospedale di Assisi è una mancanza di investimenti perpetrata nel tempo perchè la Regione ha preso decisioni quantomeno discutibili in tema di Sanità, ti faccio degli esempi:
    -ha istituito la AUS (agenzia umbra sanità) che ha ottenuto finanziamenti per almeno 4/5 anni senza nemmeno presentare un bilancio e senza alcun tipo di controllo (ancora si sta cercando di capire quello che facevano) si parla di circa 800000euro all’anno.
    -Ha costruito ex novo l’ospedale di Pantalla struttura che è decisamente contestabile per la sua funzionalità locale e che de facto è strategicamente inutile.
    -Ha nominato assessore alla Sanità un economo ed un medico al bilancio

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