Bassetti era stato arrestato per la rapina di Bastia 



 IL COLPO All’ufficio postale di Madonna Alta
 


 
 di Erika Pontini



PERUGIA — Nemmeno un mese fa era stato bloccato per un colpo in banca a Bastia, ieri Alessio Bassetti 53 anni di Perugia (agli arresti domiciliari) sarebbe tornato in azione con un complice in gonnella. Renata Kette, detta Reneè albanese di 43 anni che inizialmente era stata scambiata per un uomo.
A pochi giorni dalla tragedia di Umbertide quando il carabiniere Donato Fezzuoglio morì per bloccare un commando in fuga, i ‘cacciatori’ di banche sono tornati a colpire.
Altre modalità, altro spessore. Ma, anche stavolta erano armati di una pistola vera. E hanno preso di mira l’ufficio postale di Madonna Alta, già mèta del gruppo capeggiato dall’ex br Giorgio Frau.
Sono le 8.25 quando in due, entrambi armati entrano nell’ufficio postale. E’ una lei che parla straniero a imporre ai dipendenti di mettere le mani sul balcone, di restare fermi. I malviventi hanno cappucci e cappelli calati sul colpo per evitare la ripresa delle telecamere a circuito chiuso installati nei locali. Da come si muovono — spiegheranno più tardi gli investigatori dell’Arma — sembra che sappiano dove sono piazzati gli occhi elettronici. La telecamera infatti inquadra solo un pezzetto del volto ma agli esperti dell’antirapina del comando provinciale non sfugge l’andatura di uno dei rapinatori. L’allarme scatta subito dopo che la coppia se ne è andata con 2mila euro e una Bmw non rubata. Dopo l’inferno di Umbertide e un periodo caldissimo sul fronte delle rapine, il piano predisposto dal comando provinciale scatta in qualche secondo. Mentre gli investigatori visionano i filmati le pattuglie del radiomobile bloccano le vie d’uscita dalla città. La camminata di un rapinatore, uno scorcio del suo volto e forse anche l’autovettura danno l’indicazione che si possa trattare proprio di Bassetti.
Il 25 gennaio scorso l’uomo, pregiudicato, era stato bloccato insieme ad un complice dopo 22 minuti dal colpo Cassa rurale e artigiana di Spello a Costano di Bastia. Dopo poco tempo però aveva ottenuto gli arresti domiciliari nella sua abitazione e la possibilità di uscire qualche ora per andare dalla madre gravamente malata. E invece — secondo la ricostruzione dell’Arma — è tornato a colpire. I militari sono andati a casa sua: c’era la Bmw con il motore ancora caldo e sotto il tappetino la pistola, una 7.65 con 9 proiettili. Nel frattempo un’altra pattuglia ha rintracciato nel centro storico la donna. Ad incastrarla, pare, anche una felpa nera con particolari scritte rosse che l’avrebbe resa riconoscibile. Addosso la donna aveva anche il bottino. Per entrambi è scattato l’arresto. Secondo quanto riferito al comando provinciale la Bmw sarebbe stata prestata dal proprietario a Bassetti ma non è escluso che accertamenti siano in corso anche in questo ambito. L’altro pistola utilizzata nel colpo invece è risultata un’arma giocattolo con tanto di tappo rosso.

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