Bastia Umbra Commercianti e residenti chiedono più sicurezza e più controlli


L’amministrazione comunale deve collaborare al meglio


Gli intervistati dal Corriere

BASTIA UMBRA – La rapina con sequestro, che si è verificata martedì notte a Costano, ha fatto tornare alla mente dei bastioli la tragica rapina con morto a Ospedalicchio e gli innumerovoli furti in abitazioni, questi ultimi pane quotidiano anche a queste latitudini. C’è preoccupazione tra la gente, inutile nascondersi dietro un filo d’erba. “La filiale in cui lavoro è stata rapinata due anni fa – ricorda il direttore della banca locale di Perugia, Raniero Stangoni -lo stesso giorno in cui furono rapinate anche la filiale della Banca Popolare d Spoleto e il centro sociale di Campiglione. Ma nel tempo si è saputo anche di numerose introduzioni in abitazioni e capannoni della zona industriale”. E un furto subito lo racconta anche Mirco Saracca, gestore del bar gelateria Esso di Bastiola: “E’ avvenuto l’11 novembre scorso, quando ci è stato rubato un terminale. All’inizio della nostra attività è stata dura abituarsi all’idea di dover imparare a difendersi da soli; le forze dell’ordine ci sono e fanno ciò che possono, ma servirebbero più unità. Per ora ce la caviamo grazie a tanto impegno”. “Mi hanno rubato tre automobili, tutte ritrovate distrutte dopo pochi giorni dalle forze dell’ordine, probabilmente dopo essere state usate per compiere furti – racconta il presidente della Pro loco Daniela Brunelli – ma, in generale, il centro di Bastia Umbra è diventato meno vivibile, come anche tante zone adibite a parcheggio, troppo poco illuminate”. E proprio sulla situazione del centro cittadino, divenuta ormai critica, che si sofferma Sauro Lupattelli: “Ho varcato la soglia dei venti anni di attività e il clima nel tempo si è trasformato; molte abitazioni sono state vendute o affittate, i cittadini più difficilmente si conoscono e si respira un clima insicuro”. “Noi invece abbiamo inaugurato la nostra attività di piazza Mazzini da tre anni, e notiamo che, a partire dal semplice aspetto estetico, il centro cittadino non si puo certo definire un salotto bene – argomenta Giuliana Mazzoli – ci impegniamo in prima persona per rendere più gradevole l’offerta commerciale di Bastia Umbra, ma qui anche la richiesta di una banale fioriera si trasforma in un caso diplomatico”. E Franca Pupilli fa eco alla sua collega: “Sappiamo che la piazza è controllata da una telecamera, di cui non c’è nemmeno stato comunicato il raggio d’azione. Sarebbe cosa gradita per tutti se le autorità competenti applicassero semplicemente un po’ di buon senso per venire incontro alle esigenze dei cittadini”. Qualcuno mette in luce anche altri punti critici del territorio comunale. Gianluca Ridolfi parla ancora di percorso verde e ipotizza che “una possibile soluzione al duplice problema rifiuti-sicurezza potrebbe essere un team di custodi-sorveglianti che, con l’ausilio di trasporti studiati ad hoc, potrebbero pulire e contemporaneamente sorvegliare che non si verifichino situazioni anomale”. Infine il focus si sposta sulle frazioni: “In
piazza Mazzini non si fa altro che multare le automobili fuori posto e poi nelle frazioni succede di tutto – commenta Emidio Sulpizi – la nostra comunità si deve adoperare affinché Bastia Umbra non diventi simile alla periferia delle grandi città. I cittadini comunque devono collaborare fra di loro”.

Alberta Gattucci

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