Colpo alla Popolare: sequestrata la registrazione della telecamera. I carabinieri sulle tracce


Due i malviventi, magro bottino di mille euro


FRANCESCA PETRUCCIOLI


BASTIA UMBRA – Sono entrati all’interno della Banca Popolare di Spoleto a Bastia Umbra con il volto travisato e con in mano un taglierino, si sono fatti consegnare quel poco di denaro che era in una delle casse e poi sono scappati via a piedi: una rapina velocissima con un magro bottino, ed ora è caccia ai rapinatori che hanno le
ore contate, con i carabinieri del comando di Assisi che stanno effettuando indagini per scoprire le loro identità. Il colpo è stato messo a segno poco prima delle 13 quando i due rapinatori sono entrati nell’Istituto di credito all’interno del quale c’erano, oltre ai 4 dipendenti, anche alcuni clienti impegnati in operazioni bancarie agli sportelli. I due avevano il volto camuffato da parrucche e occhiali da sole tali da renderli irriconoscibili. Sono entrati in banca e si sono diretti verso la cassa che non aveva clienti. Uno dei due, quello armato di taglierino, ha minacciato il cassiere con l’arma mentre l’altro si è portato dietro il bancone ed ha arraffato i soldi che erano nella casa (non più di mille euro) poi i due sono usciti dalla porta principale dalla quale erano entrati scappando a piedi, sicuramente raggiungendo l’auto che avevano parcheggiato poco distante dall’istituto di credito.
Immediato l’allarme dato dai dipendenti della banca appena compiuta la rapina. Un colpo portato a segno dai rapinatori in modo fulmineo, così veloce che non tutti i clienti e i dipendenti della banca si sono resi conto di quanto stava accadendo alle loro spalle. Per gli altri che invece hanno assistito, naturalmente un grande spavento terminato quando i due non hanno abbandonato l’istituto di credito con i mille euro.
Sul posto qualche minuto dopo scattato l’allarme, sono sopraggiunti i militari dell’Arma che hanno sequestrato anche la registrazione dell’impianto di videosorveglianza posto all’interno della banca. I due rapinatori, come emerso dalla testimonianze raccolte dai carabinieri, hanno un’ età media e sono di nazionalità italiana. L’ultima rapina nella zona risale e due anni e mezzo fa e, fra l’altro, era stata in qualche modo “agevolata” (pare) da una porta lasciata sbadatamente socchiusa.

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