Tempestivo intervento del Commissariato di Assisi in collaborazione con i colleghi di Napoli  
 
BASTIA UMBRA — Una vasta operazione anticrimine nel napoletano, coordinata dalla Procura della Repubblica partenopea, è scattata nella notte tra lunedì e martedì con l’emissione di 50 ordini di custodia cautelare, uno dei quali ha raggiunto una donna trentenne domiciliata a Bastia. L’operazione è iniziata dopo un lungo periodo di indagini della Questura mirate a smantellare un’organizzazione malavitosa che operava prevalentemente a Napoli e in provincia mettendo a segno furti, e coordinando la ricettazione, il riciclaggio di autovetture nonché le estorsioni. La donna arrestata in Umbria è il «numero due» della lunga lista e, secondo gli elementi finora raccolti dagli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo importante nell’organizzazione gestendo la fase del piazzamento delle auto e della merce di diverso genere, bottino di numerosi furti. Gli agenti della Questura napoletana sono andati in piena notte nel domicilio dove la donna risultava essere residente, ma non l’hanno trovata; accertando subito, però, che da qualche giorno si era trasferita in Umbria. E così hanno avvertito i loro colleghi di Perugia. La segnalazione è stata immediatamente «girata» agli uomini del Commissariato di Assisi che, agli ordini del dirigente Alessandro Belsito, hanno fatto irruzione nell’appartamento di un condominio nel centro di Bastia dove la donna, B.T. di 33 anni, risultava domiciliata con il marito e due figli. La coppia si era ricongiunta da pochi giorni, in quanto il marito è uscito dal carcere dopo aver scontato una condanna a 13 anni. L’intervento della Polizia di Stato è stato tempestivo, all’alba di ieri, sorprendendo la donna ancora a letto. Ora è nel carcere di Capanne a disposizione della Procura napoletana.
 

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