Davanti al primo cittadino Ricci e all’assessore Paoletti i dirigenti delle due fazioni
Incontro interlocutorio fra le Parti dopo le ultime roventi polemiche
Entro il 16 c’è da individuare anche il nuovo presidente dell’ente
ASSISI – Un incontro cordiale e costruttivo, ma sostanzialmente interlocutorio e che rimanda a un prossimo “round”, quello che è andato in scena martedì sera in Comune e che ha visto protagonisti i dirigenti del Calendimaggio. In ballo c’era il superamento dei recenti problemi, nati in seguito al bando di sfida letto da Parte de Sopra, che ha avuto un lungo strascico di sanzioni pecuniarie e non, querele e polemiche assortite. Il sindaco Claudio Ricci e l’assessore Leonardo Paoletti hanno incontrato i vertici della Magnifica Parte de Sotto (il priore Delfo Berretti, il gran cancellario Massimiliano Della Vedova e il massaro Chiara Del Bianco) e della Nobilissima Parte de Sopra (la priora Valeria Pecetta, il gran cancellario Stefano Venarucci e il massaro Donatella Casciarri). Al centro della discussione il superamento delle polemiche, non solo con il saldo delle pendenze pregresse (i “mammoni” hanno promesso il pagamento dei cinquemila euro di multa comminatigli in seguito al bando) ma anche e soprattutto la ripresa di un impegno congiunto, a partire dall’indicazione di nomi quanto più possibile condivisi dalle due Parti che vadano a ricoprire la carica di presidente magistrato dell’ente Calendimaggio ed il relativo consiglio direttivo. Dopo aver discusso con i rispettivi partaioli, i vertici di Magnifica e Nobilissima si incontreranno dunque tra di loro per convergere su una rosa di nomi che, presumibilmente nell’incontro del 16 novembre, verranno presentati al sindaco, all’attuale presidente Salvatore Ascani e a tutto il consiglio dell’ente. “Quello di martedì – recita la nota uficiale del Comune – è stato un incontro cordiale e costruttivo, orientato a superare, in una logica di rilancio, i recenti problemi del Calendimaggio di Assisi”. Dopo quello del 16 novembre, saranno successivamente convocati, comunque entro un mese, gli stati generali del Calendimaggio (i due consigli di Parte, l’ente e il Comune) per riflettere sul futuro della festa la cui “eccezionale qualità della cultura vivente del Medio Evo” potrebbe portare alla dichiarazione a patrimonio mondiale Unesco – nella lista dei beni immateriali, intangibili e orali – nel 2011. Il dossier per la candidatura – in fase di elaborazione da circa un anno, su proposta del Comune, a cura del presidente Salvatore Ascani e del consiglio dell’ente, con il coordinamento del professor-architetto Paola Falini – dovrà essere completato massimo entro l’anno in linea con la tempistica del ministero per i beni culturali e il centro del patrimonio mondiale Unesco di Parigi.
Flavia Pagliochini

Corriere-2010-11-04-pag21

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