In data 26 ottobre 2023 presso la Sala della Conciliazione del Comune di Assisi si terrà la presentazione e sottoscrizione del “Protocollo d’Intesa per la Realizzazione della Rete Territoriale di Contrasto alla Violenza Assistita” tra tutti i soggetti aderenti.

Il protocollo nasce all’interno dell’Intervento “Tutela dei Minori” ricompreso nell’Asse II – POR FSE UMBRIA 2014-2020 (“Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà”) in merito all’intervento specifico “Minori Vittime di Violenza Assistita”. La Zona Sociale n.3 (comuni di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara e Valfabbrica), in collaborazione con l’Asad Società Cooperativa Sociale gestore del progetto, dopo una lunga attività sul territorio (che ha visto coinvolti diversi soggetti sia istituzionali che non) di formazione, sensibilizzazione e confronto sul tema della violenza di genere e in particolare sulla violenza assistita, è arrivata alla stesura condivisa del Protocollo sopra citato. I soggetti firmatari sono la Zona Sociale 3 (comuni di Assisi, Bastia U., Bettona, Cannara e Valfabbrica), la USL Umbria 1 (Distretto dell’Assisano e Centro Salute Mentale Assisano-Bastia U.), il Tribunale per i Minorenni dell’Umbria, la Camera Minorile di Perugia, il Ministero della Giustizia – Centro per la Giustizia Minorile per la Toscana e l’Umbria – Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Perugia, il CISMAI – Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, l’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Umbria (CROAS), l’Ordine degli Avvocati di Perugia, l’Ordine degli Psicologi della Regione Umbria, il Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli Avvocati di Perugia, l’Istituto Comprensivo Assisi 1, l’Istituto Comprensivo Assisi 3, l’Istituto Comprensivo Bastia 1, la Direzione Didattica Bastia Umbra, l’Istituto Comprensivo Bevagna-Cannara, l’Istituto Comprensivo Torgiano-Bettona, l’Istituto Comprensivo Valfabbrica, il Convitto Nazionale Principe di Napoli, l’Istituto d’Istruzione Superiore M.Polo-R.Bonghi, il Liceo Properzio di Assisi, l’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera, l’Associazione Rete delle Donne Antiviolenza RAV, l’Associazione Liberamente Donna, l’Asad Società Cooperativa Sociale, La Goccia Società Cooperativa Sociale, Controvento Società Cooperativa Sociale. Il lavoro nasce dalla necessità di strutturare azioni coordinate su questo tema sia per affermare una cultura della prevenzione, sia per valorizzare e mettere a sistema le esperienze positive che sono presenti a livello locale e che costituiscono un prezioso esempio di buone prassi. Ciò consente di approcciare il fenomeno in modo globale e di garantire una maggiore efficacia dell’azione preventiva, di realizzare e attivare una rete di soggetti che intervengono a vario titolo nell’ambito della violenza assistita sui minori, di attivare azioni formative mirate e rivolte agli operatori presenti nei principali luoghi educativi basati su un’ottica di genere ed una metodologia condivisa, integrata e multidisciplinare assicurando un’ampia partecipazione di tuti gli operatori, la strutturazione di percorsi formativi mirati anche a sviluppare la conoscenza reciproca e migliorare le modalità di interazione fra i soggetti firmatari. In linea con quanto indicato dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, c.d. Convenzione di Istanbul, (sottoscritta dall’Italia il 27 settembre 2012 e ratificata dal Parlamento con la legge n. 77/2013, entrata in vigore il 1 agosto 2014, afferma che «i bambini sono vittime di violenza domestica anche in quanto testimoni di violenze all’interno della famiglia» Preambolo ) il protocollo prevede la realizzazione da parte dei soggetti firmatari di interventi idonei in favore dei minori relativamente alla fase della prevenzione. Un momento storico particolare e difficile questo, dice l’assessore Daniela Brunelli, Presidente della Conferenza della Zona Sociale 3, dove le incertezze abbondano e cambiano i vissuti di tanti, che ci vede uniti a sostenere azioni di prevenzione, di sensibilizzazione, di attenzione alle problematiche che riguardano in particolare i minori. Essi sono gli impotenti testimoni di drammi familiari, che, se non aiutati a superare le criticità, potrebbero modificare la strutturazione e la formazione della propria personalità in divenire. Non possiamo, quindi, rimanere in disparte, e come Zona Sociale 3 (comuni di Assisi, Bastia U., Bettona, Cannara e Valfabbrica) è doveroso e prioritario operare sul territorio in concertazione con altri soggetti. Attraverso una rete cooperante di servizi e opportunità possiamo rendere efficaci le azioni intraprese, le esperienze, le pratiche positive, in un percorso solidale di formazione, di ascolto, di confronto, di attenzione e di cura verso i minori

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