Silenzio sul trasferimento in periferia
L’AZIENDA 
Attacco al sindaco «Gravi ritardi nella convocazione del Consiglio ad hoc»


 BASTIA —
LE CRISI economiche è preferibile affrontarle preventivamente invece di intervenire quando le difficoltà diventano emergenze. Un criterio solo in apparenza ‘lapalissiano’, che non trova puntuale applicazione a Bastia. Si assiste, infatti, al fronte comune di protesta tra sindacati e Consiglio comunale che respingono l’ipotesi di chiusura del mangimificio annunciata dal gruppo imprenditoriale Petrini-Mignini, mentre la Franchi spa Industrie Meccaniche attende da mesi una risposta concreta ed operativa al progetto industriale, che prevede il trasferimento delle officine in una nuova area nel territorio di Ospedaliccchio lasciando il sito nel centro urbano destinato a diventare un’area residenziale e a servizi. E’ la stessa Franchi a prendere posizione per lamentare i gravi ritardi del Comune nella vicenda che li vede coinvolti direttamente in una serie di iniziative già intraprese e che per dare gli effetti auspicati necessitano di risposte concrete. La Franchi ricorda che il sindaco Francesco Lombardi (nella foto) e l’assessore alle attività produttive Tabarrini avevano preso l’impegno di convocare un consiglio comunale aperto per attivare un confronto pubblico sulle prospettive delle industrie meccaniche. L’emergenza della Petrini, però ha spostato l’attenzione, provocando un rinvio ‘sine die’. Il gruppo Franchi ricorda di aver firmato un protocollo con l’amministrazione comunale, di aver concordato la delocalizzazione della produzione ad Ospedalicchio, acquisendo la disponibilità della nuova area. Inoltre, un anno fa ha presentato un progetto urbanistico, messo a punto da un gruppo di esperti guidato dall’architetto Salgado, per indicare le possibili soluzioni dell’area industriale da dismettere, in linea con le previsioni del Prg. Il prolungato silenzio, rileva la Franchi, è in aperta contraddizione con le parole del sindaco Lombardi riferite alla crisi Petrini. Lombardi, infatti, ha dichiarato che l’impegno prioritario del Comune è quello di salvaguardare l’occupazione. Un’attenzione che, però, non viene dimostrata con la Franchi lasciata senza risposte per mesi, anzi da anni, e che potrebbe mettere a rischio gli investimenti attuati e ingenerare una crisi, i cui effetti sia economici che occupazionali non tarderebbero a riflettersi nella realtà locale e regionale.
m.s.

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