SI PARLA DELLA POSSIBILITA’ DI RENDERE EDIFICABILI AREE AGRICOLE
BASTIA UMBRA –IL CONSIGLIO comunale tornerà a riunirsi in piena canicola estiva, domani alle 19,30 con un nutrito ordine del giorno. L’argomento di cui si parla, oltre agli equilibri di bilancio, è la variante al Prg sulle cosiddette aree ‘C zero’. Una condizione unica in provincia di Perugia dove Bastia ha ampliamente utilizzato questa possibilità, per rendere edificabili aree agricole ‘compromesse’. Un bene che trent’anni fa si sia voluto risolvere un equivoco, quello delle aree agricole non più tali, ma che ne ha creato un altro, con le opere di urbanizzazione in gran parte non realizzate. «Un problema che troverà soluzione, almeno parziale, d’ora in avanti – spiega l’assessore all’urbanistica Francesco Fratellini (nella foto) –. Ho trovato ampia disponibilità a discutere di questo argomento, sia nella maggioranza che nei gruppi di opposizione.
IN PARTICOLARE quando è emerso chiaramente che queste aree, ‘privilegiate’ negli anni Ottanta, oggi sono penalizzate rispetto alle aree agricole. Impossibilitate anche a recuperare volumetrie per annessi agricoli. L’occasione – conclude Fratellini – dovrà essere colta per riparare agli errori e anche per rilanciare sul mercato queste aree, con la possibilità di migliorarle e di portare qualche ulteriore risorsa finanziaria alle casse comunali». Si apre dunque un dibattito, domani in Consiglio, che potrà portare benefici un po’ a tutti.
m.s.
IN PARTICOLARE quando è emerso chiaramente che queste aree, ‘privilegiate’ negli anni Ottanta, oggi sono penalizzate rispetto alle aree agricole. Impossibilitate anche a recuperare volumetrie per annessi agricoli. L’occasione – conclude Fratellini – dovrà essere colta per riparare agli errori e anche per rilanciare sul mercato queste aree, con la possibilità di migliorarle e di portare qualche ulteriore risorsa finanziaria alle casse comunali». Si apre dunque un dibattito, domani in Consiglio, che potrà portare benefici un po’ a tutti.
m.s.
Le opere di urbanizzazione non realizzate provengono da lontano, ma anche l’attuale amministrazione ha le sue responsabilità. Per via Norcia ci fu un finanziamento di 78.000 euro, forse esagerato visti i tempi, ma sono bastate alcune rimostranze dei consiglieri di opposizione per eliminarlo, e con esso anche il minimo indispensabile. Il tutto adducendo come scusante che il comune non è proprietario di tutte le zone che i proprietari dovrebbero cedere come vuole la normativa. DOMANDA: perché il comune non le acquisisce lo stesso, in modo che coloro i quali hanno costruito, non vengano penalizzati per altri decenni?
Le aree C0 mi sa che esistono solo nel Comune di Bastia Umbra, i cittadini che ne hanno usufruito non sono stati penalizzati ma agevolati, se vai a vedere, sono in zone di campagna a macchia di leopardo e sembrano fatte apposta per accontentare i propri elettori, molto probabilmente gli dicevano ti facciamo fabbricare la casa ma le opere te le scordi, già era una grande concessione non pagare il terreno edificabile ma trovarselo già bello e pronto. I più fortunati avevano più lotti, enorme concessione perché avevano anche la possibilità di rivenderselo. Allora tutti questi svantaggi non li vedo, le opere se non sono state fatte in passato quando erano state incassate le bucalossi, non vedo perché le debbano fare oggi a carico di tutti, secondo me è più corretto che se le paghi chi ha avuto la fortuna di avere questi terreni edificabili e di poterci costruire la propria casa in zone che erano agricole e cioè campagna.
Io me le pago, ma rivoglio indietro il terreno che ho ceduto al comune e la differenza maggiorata della Bucalossi.